Zero tiri in porta che chiudono un aprile da dimenticare. Tutti insoddisfatti, tranne Pioli dopo Torino

Zero tiri in porta che chiudono un aprile da dimenticare. Tutti insoddisfatti, tranne Pioli dopo Torino
sabato 27 aprile 2024, 22:00Primo Piano
di Gaetano Mocciaro

La cosa positiva del pomeriggio dell'Allianz Stadium è ci stiamo avvicinando alla fine della stagione. Per il resto è fallito il primo match point riguardante la Champions League. O forse no. Se la Roma dovesse perdere a Napoli il discorso sarebbe aritmeticamente chiuso, altrimenti manca solo un punto. Una vittoria a Torino avrebbe evitato calcoli, ma del resto se non fai un tiro nello specchio della porta è impossibile. 

Eppure, nonostante una prestazione così, e nonostante questa Juventus sia, risultati alla mano, una delle peggiori degli ultimi anni, Stefano Pioli, ha definito persino "buonissimo" il primo tempo, apprezzando la voglia di strappare il risultato dei suoi. Si chiude in questo modo un mese d'aprile da dimenticare.

Chiudere il campionato nel miglior modo possibile è la richiesta finale del tecnico, che nonostante le dichiarazioni di facciata: "Non leggo niente da tanto tempo" sa già di guidare la squadra ancora per quattro partite e basta. E mentre il Milan si avvicina stancamente a raggiungere l'obiettivo minimo richiesto dalla dirigenza, quello di partecipare alla massima competizione continentale, le parole dell'amministratore delegato Furlani sono però un'ammissione di quanto la stagione sia stata deludente: "A inizio stagione volevamo vincere e non ci siamo riusciti, ora siamo concentrati a consolidare il 2° posto in classifica".

La speranza dei tifosi era una sola: rispondere a questa delusione con un nome forte per la panchina. Lo fece il Napoli che fece dimenticare ai tifosi Sarri annunciando immediatamente Ancelotti. Lo fece la Lazio annunciando Sarri dopo il beffardo addio di Simone Inzaghi. Lo ha fatto nell'unico modo possibile la Roma, chiamando De Rossi per placare gli animi dei tifosi dopo l'addio di Mourinho. Alla domanda posta all'ad su quanto influirà sulle scelte societarie la volontà dei tifosi, Furlani ha dribblato limitandosi a parlare della volontà di lavorare per avere un Milan vincente. L'impressione è che i sostenitori potrebbero rimanere delusi.