MN - Ezio Capuano: "Chi per il post Pioli? De Zerbi nella maniera più assoluta. Sulle seconde squadre…”

MN - Ezio Capuano: "Chi per il post Pioli? De Zerbi nella maniera più assoluta. Sulle seconde squadre…”
© foto di Antonello Gioia
mercoledì 24 aprile 2024, 11:20News
di Lorenzo De Angelis
fonte dall'inviato a San Siro Antonello Gioia

A margine dell'evento de Il Foglio Sportivo organizzato in quel di San Siro, l'allenatore del Taranto Ezio Capuano è intervenuto ai microfoni di MIlanNews.it parlando di Milan, del futuro di Stefano Pioli sulla panchina rossonera, del suo possibile sostituto e dell'introduzione in Serie C delle seconde squadre delle big italiane. Queste le sue dichiarazioni.

Mister eventualmente la preoccuperebbe l'arrivo in Serie C delle grandi squadre, perché si parla del Milan, dell'Inter con una seconda squadra e del possibile approdo nel girone sud data la presenza di Juve ed Atalanta in quello del nord?
"Mah io penso che quando ci sono le così dette seconde squadre di club importantissimi è un fatto di crescita per tutti. Quindi le squadre che fanno preoccupazione sono piazze importantissime che lottano per vincere, dovesse rimanere il Catania e malauguratamente retrocedere qualche altra squadra importantissima. Lo stesso Avellino, Trapani, Benevento, lo stesso Taranto voglio dire. Sono piazze che hanno una storia calcistica importantissima, però purtroppo in C ne vince una soltanto, L'arrivo di queste squadre è per me un motivo importante di crescita, da parte di tutto il movimento della Lega Pro. Io mi auguro di non rimanere in questa categoria e magari vederla da spettatore". 

Inter e Milan vogliono allontanarsi da questo San Siro...
"Io ho girato tutto gli stadi del mondo e penso che San Siro è uno degli stadi più belli in assoluto. Sarebbe un peccato, uno stadio talmente bello, poi ognuno faccia le proprie scelte, però è bellissimo".

Chi vedrebbe sulla panchina del Milan che molto probabilmente dovrebbe cambiare allenatore. Un italiano, un Conte, un De Zerbi, oppure uno straniero?
"Roberto De Zerbi nella maniera più assoluta, proprio per continuità, per filosofia".