Milan, Sosa bene (ma non benissimo) in cabina di regia: l’assenza di Locatelli ha pesato
Giocare fuori ruolo non è mai cosa buona e giusta, né tantomeno semplice. Figuriamoci a 31 anni, dopo una carriera vissuta in ben altre posizioni. José Sosa, chiamato da Vincenzo Montella a sostituire lo squalificato Manuel Locatelli in cabina di regia, ci ha provato, giocando con impegno e una discreta qualità. Ma affrontare il Napoli, si sa, non è certo una passeggiata.
IN CRESCITA - L’avvio super dei partenopei, o meglio, la solita falsa partenza dei rossoneri ha spiazzato anche Sosa, in balia degli avversari in un ruolo, come detto, che sì conosce, ma non così a fondo. Col passare dei minuti, però, il Principito si è scrollato di dosso l’insicurezza, prendendo confidenza con la posizione assegnatagli. E nella ripresa, l’argentino ha dato il meglio di sé, disegnando lanci al bacio per i compagni e intelligenti quanto precisi cambi di fronte, giostrando con ordine il flusso di gioco in mezzo al campo.
CALO FISICO - Certo, il ritmo non è mai stato il suo forte. Non a caso, attorno alla mezzora, probabilmente dopo averne constatato il calo atletico, Montella lo ha richiamato in panchina, gettando nella mischia uno spesato Andrea Bertolacci. Insomma, bene ma non benissimo: Sosa si è dato un gran da fare (al netto di qualche fischio), ma con Locatelli al suo posto, con ogni probabilità, la musica sarebbe stata decisamente diversa.
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