Zaccheroni: "Al Milan presentai la mia idea ai senatori, Maldini, Costacurta e Albertini"
Alberto Zaccheroni, intervistato da GianlucaDiMarzio.com, ha raccontato il suo passato al Milan: "La squadra che trovai nel ‘98 veniva da un decimo e da un undicesimo posto con Sacchi e Capello, non gente qualsiasi. Quel gruppo non aveva problemi di qualità ma di quantità. Normale perché molti erano a fine ciclo. C’erano giocatori di classe come Leonardo, Boban, Donadoni e Weah che avvertivano il logorio delle loro carriere. Lo stesso valeva per Costacurta e Maldini, che non poteva più fare le discese in fascia come a vent’anni. Il mio sistema nacque per tutelare la qualità di quella squadra. Ridurre gli spazi d’azione e garantire quantità.
Io mi presentai con un’idea e la spiegai ai senatori. Maldini, Costacurta e Albertini mi ascoltarono e sei settimane prima di iniziare il campionato, mi dettero piena disponibilità a provare. A patto che dimostrassi di avere ragione. Iniziammo a vincere lo scudetto quel giorno. Un allenatore non può imporre. Deve condividere e vivere lo spogliatoio. Se i tuoi ragazzi non ti seguono, non hai speranze".
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