TMW - L'appuntamento fisso con il gol
Checco Zalone, in Quo vado?, voleva "fare il posto fisso". La metafora, portata all'eccesso, dell'impiegato che va al lavoro, fa poco o nulla, timbra il cartellino e poi torna a casa. Del "posto fisso", Krzysztof Piątek ha qualcosa: la regolarità. Da quando è arrivato in Italia, di fatto, l'ex Genoa non ha fatto altro che segnare. Il 3-0 siglato al Cagliari è stato il quarto gol in quattro partite con la maglia del Milan, con la stessa facilità e regolarità con cui altri potrebbero solo timbrare il cartellino.
Piatek segna: è questa la nuova certezza dei rossoneri, reduci da sei mesi di borbottii targati Higuain. Piatek non si limita a segnare: rende verticale la sua squadra, impegna la difesa avversaria, diventa centrale anche in manovra senza essere ingombrante. È il momento della luna di miele, tra il pistolero e il Milan. E l'idea che il gol sia un appuntamento imprescindibile, nella giornata lavorativa del ragazzone di Dzierżoniów, può aiutare ad allungarla.
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