Lo stile non paga. Manca sempre il guizzo mercato. Riflessioni su Ibra

Lo stile non paga.  Manca sempre il guizzo mercato.  Riflessioni su IbraMilanNews.it
domenica 23 gennaio 2022, 00:00Editoriale
di Andrea Longoni

Dopo la clamorosa sconfitta con lo Spezia di lunedì, la partita di stasera assume un'importanza straordinaria in chiave Champions League. Per il Milan è fondamentale mantenere le distanze o, se possibile, allungare. Viceversa, una sconfitta con i bianconeri ridurrebbe il vantaggio a soli 4 punti e rimetterebbe tutto terribilmente in discussione.

E' incredibile come una serata nerissima (sotto ogni punto di vista), abbia cambiato gli scenari: da speranze di lottare fino in fondo e mettere pressione all'Inter, si è passati a guardare maggiormente alle spalle.

La rabbia per il fischio di Serra non è ancora passata e non passerà in tempi brevi. Così come il disappunto di molti tifosi rossoneri di fronte al silenzio della Società. La linea dello stile e dell'eleganza, lo avevamo capito da tempo, non paga: lo abbiamo toccato con mano in Europa e avuto poi conferme anche in Italia. Almeno questa volta, di fronte a un torto clamoroso, il popolo milanista si aspettava una protesta pubblica della dirigenza. E invece nulla. Con il risultato che tanti tifosi si sento indifesi dal loro Club.

Sorprende, e anche parecchio, l'immobilismo della dirigenza sul mercato: a una settimana dal gong lo zero assoluto alla voce acquisti. Eppure l'emergenza in difesa è fatto noto da quasi due mesi, dall'infortunio di Kjaer, acuito poi dalle positività di Romagnoli e Tomori prima, e dall'infortunio di quest'ultimo poi. Il difensore sarebbe servito a Milanello già dal 3 gennaio.

Non ha pagato, poi, la strategia sul centrocampo. Da questa estate si sapeva che Pioli avrebbe perso Kessie e Bennacer per diverse partite, tra l'altro molto importanti. Nel frattempo si è capito che Bakayoko non è una valida alternativa, ma anche qui, non si è pensato nemmeno a un prestito.

La sensazione che rimane è quella di un Club cui manca sempre l'ultimo guizzo per provare a lottare fino in fondo e questo è difficile da accettare se ti chiami Milan.

Capitolo campo: il rendimento di Zlatan Ibrahimovic, numeri alla mano, è straordinario. Una rete ogni 110 minuti in campionato, davvero notevole. Ciò nonostante, andrebbe fatta qualche riflessione anche sul suo impiego. Lo svedese, gol di Venezia a parte, sembra dare il meglio di sè negli ultimi 20 minuti, mentre per la prima parte di gara spesso è un lusso che il Milan non si può permettere. Forse Ibra dovrebbe ritagliarsi un ruolo alla Altafini: entrare nel finale e dare tutto, senza diluire quel tutto in 90 minuti. Questo aiuterebbe il Milan in campo e allungherebbe anche la sua carriera.  Anche perché la squadra l'anno prossimo avrà bisogno di una valida nuova punta, che possa affermarsi da titolare e non come riserva di un giocatore sì fortissimo, ma anche over 40