Imparare dai tanti, troppi errori. E se Ibra saluta...

Imparare dai tanti, troppi errori. E se Ibra saluta...MilanNews.it
Ieri alle 00:00Editoriale
di Andrea Longoni

Siamo al 23 marzo e apparentemente il casting per il nuovo direttore sportivo del Milan deve ancora entrare nel vivo. Ufficialmente lo farà a partire da domani: servirà una decisione immediata e non che anche questa volta si finisca per assistere a una telenovela, con perdite di tempo e la solita ripartenza a handicap.

Il Club questa estate dovrà fare tante cose per provare a rimettersi in carreggiata: ecco perchè serve già lavorare con un progetto e protagonisti chiari.

La speranza è che nella testa di Furlani ci sia già un nome e che il confronto con questo sia molto più avanzato di quanto non sembri da fuori. E di conseguenza anche il passo importantissimo del prossimo allenatore.

Un anno dopo stiamo assistendo a tutto quello che la scorsa estate tutto il mondo, a eccezione della Società, chiedeva. E cioè la decisione di inserire un direttore sportivo, figura colpevolmente ignorata dai piani alti di via Aldo Rossi, e un tecnico italiano. Ricordate? Lo scorso giugno, e non capiamo ancora il perchè, guardavano solo ed esclusivamente a figure straniere: assurdo.

La speranza è che questa volta si investa su un allenatore certezza e che non si punti al risparmio.

Pensando di risparmiare qualche milione scegliendo Fonseca, si è andati incontro a un disastro economico da decine e decine di milioni di euro, causati dalla quasi certa mancata partecipazione alla prossima Champions League. La lezione sarà servita? Si spera proprio di sì. Investire non significa buttare i soldi, concetto difficile da assimilare per qualcuno.

Tra gli errori da cui imparare c'è anche quello relativo al mancato coinvolgimento della guida tecnica nelle scelte di mercato e nella formazione della rosa: si ascolti il prossimo allenatore, come funziona in ogni Club.

In tutto questo, l'allontanamento di Zlatan Ibrahimovic dal mondo Milan (parziale o definitivo, lo vedremo) non può che essere una buona notizia. La sua esperienza fin qui è stata fallimentare sotto ogni punto di vista: un'uscita di scena dello svedese o un ridimensionamento, aiuterebbe a eliminarne i danni o quanto meno a limitarli. Visti i tempi, è già qualcosa...