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Il Giornale: “Tra Inter e Milan un lungo derby che vale l’Europa”

di Enrico Ferrazzi

Sulle pagine de Il Giornale in edicola questa mattina, Franco Ordine commenta così il derby di Milano in programma il 15 aprile alle 12.30 tra Inter e Milan: “È un derby lunghissimo. Può durare fino alle idi di aprile e anche oltre. Perché è il derby di Milano che decide un paio di posti sul treno ormai lanciato dell’Europa. L’Inter rallenta a Torino pagando a caro prezzo qualche disattenzione e l’oscuramento della sua guida calcistica, Banega. E non si possono trovare questa volta spiegazioni strampalate nelle scelte dell’allenatore: per la terza volta, lo schieramento è identico, segno di fiducia ma anche di garanzia di rendimento. Per fortuna di Pioli la Lazio non riesce a forzare il blocco cagliaritano mentre il Napoli continua a volare sia pure rischiando l’osso del collo, l’Atalanta si rimette in pista e il Milan alle spalle tallona e insegue con la tigna del gregario che vuole battere in volata il capitano. Meglio, a questo punto, rinunciare ai sogni di gloria del terzo posto e concentrarsi invece sul duello per l’Europa league, per risultare alla fine di questo lungo inseguimento anche concreti oltre che ambiziosi. Dicono quelli che conoscono meglio la Benemata: non riesce a gestire i risultati partendo dal 2 a 1 rimediato a un certo punto nella sfida col Toro di Mihajlovic. Non è nelle condizioni di farlo. Chi insegue deve andare sempre a tavoletta, proprio come contro l’Atalanta, per sperare di guadagnare punti e posizioni rispetto a chi sta davanti. E se Icardi, senza un decente servizio, sta a guardare mentre Perisic spreca ogni bendidio, allora diventa grigia anche per un gruppo che ha una cifra tecnica considerevole puntare a raggiungere Mertens. A questo punto è il derby di sabato 15 aprile, all’ora di pranzo, l’ora «che fa schifo» a Sarri, lo svincolo decisivo. Il Milan di Montella rischia di arrivare all’appuntamento con una rincorsa più agevole perché le tappe intermedie di Pescara (fuori) e Palermo (in casa) possono anche consentirgli di puntare al punteggio pieno. Montella sta realizzando qualcosa che non sa di miracolo ma odora di lavoro fatto bene e di cura dei preziosi dettagli. Se perde ancora Bertolacci (dopo un minuto o poco più), vede rifiorire finalmente Mati Fernandez in gol dopo una vita e se non ha Suso, Bacca e Bonaventura in attacco per motivi diversi (infortuni o squalifica), beh quel diavolaccio di Deulofeu, Lapadula e Ocampos riescono a racimolare un bel numero di occasioni da mettere il Genoa con le spalle al muro nonostante il risicato 1 a 0 finale. Dopo la sosta, Romagnoli, Sosa e Bacca sono di rientro e aspettano tutti il recupero di Suso che fu il magnifico eversore dell’andata”.


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