Game over: un pessimo Milan dice addio all'Europa League. Un'ora in superiorità numerica, eppure ko

Game over: un pessimo Milan dice addio all'Europa League. Un'ora in superiorità numerica, eppure koMilanNews.it
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giovedì 18 aprile 2024, 23:05Primo Piano
di Gaetano Mocciaro

Siamo fuori. E per il secondo anno conseutivo per mano di un'italiana: lo scenario peggiore possibile. Perché uscire ai quarti di finale fa male, puoi fartene una ragione se l'avversario è il Liverpool o il Leverkusen. Molto meno se il carnefice è una tua rivale in campionato. L'impresa al Milan non riesce e cosa ancor peggiore, non c'è stato un solo momento in cui ha dato l'impressione di farcela.

Sotto al primo tiro in porta
Pioli fa pre-tattica e si presenta con Musah dal 1' ma sacrifica Reijnders per cercare di mantenere equilibrio. Lo statunitense di fatto viene piazzato a destra, in una sorta di 4-1-4-1 dove Loftus-Cheek rientra per dare una mano a Bennacer. Primi minuti di gioco interlocutori, nessuno sfonda, poi Pellegrini inventa la perla: tiro a giro che supera Maignan ma trova il palo, Mancini è l'unico a crederci sulla ribattuta e la mette dentro. Ancora lui, 1-0 al 12'.

Gabbia, l'errore che mette la pietra tombale
La reazione del Milan è in una girata di Lofuts-Cheek, il cui tiro deviato finisce sulla traversa. Passano pochi minuti e il discorso qualificazione si chiude. Pellegrini è liberissimo di giostrare il pallone: prima fa ripartire la manovra appoggiando per Svilar, poi riceve dal portiere e verticalizza in assoluta libertà per Lukaku. Gabbia perde il contrasto, riprende posizione ma sul suo debole traversone appoggia clamorosamente a Dybala che si inventa una magia, mettendola nell'angolino più lontano: 2-0 al 22'.

Un'ora in superiorità numerica. Nessuno se ne accorge
Il Milan annega sotto la pioggia gelida di Roma, l'espulsione di Celik per brutto fallo su Leao al 31' è un assist che non viene nemmeno raccolto dai rossoneri, incapaci di impegnare Svilar per tutto il primo tempo. Pioli non sa a quale santo votarsi, inserisce prima dell'intervallo Jovic, poi a inizio ripresa Chukwueze e Reijnders. La superiorità numerica c'è ma continua a non vedersi. 

Il gol tardivo di Gabbia, una stagione finita in anticipo
Di fatto i secondi 45' sono una lenta condanna che porta alla presa di coscienza di essere usciti dall'Europa League. La sveglia vera e propria nel finale, con Leao che si accende e mette un traversone che Gabbia traduce in rete con un perfetto colpo di testa. Ma è l'85', troppo tardi. La strada per Dublino si ferma a Roma. Poteva essere l'anno buono, c'erano tutte le condizioni per concentrarsi solo sull'Europa League. Milan-Roma dello scorso 14 gennaio sancì la fine dell'era Mourinho sulla panchina giallorossa. Questo Roma-Milan con ogni probabilità è stato decisivo per il futuro di Stefano Pioli.