Biglia inventa e la platea si stropiccia gli occhi: finalmente anche il Milan ha il suo campione

Biglia inventa e la platea si stropiccia gli occhi: finalmente anche il Milan ha il suo campioneMilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
giovedì 21 settembre 2017, 14:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

Finalmente. Questo è il primo pensiero quando il pallone passa sui piedi di Biglia, nuovo faro del centrocampo rossonero. Il Milan ha impiegato sei lunghi anni prima di ritrovare un vero e proprio regista, un giocatore a cui depositare il controllo del gioco, senza più affanni, senza più preoccuparsi delle conseguenze. L'ambientamento? Ordinaria amministrazione per l'ex Lazio, capace di inserirsi negli schemi rossoneri come un veterano di lungo corso. Sarebbe stato sorprendente il contrario, conoscendo la storia e il percorso di questo straordinario giocatore, arrivato al Milan nella sua piena maturazione calcistica.

UNICO NOME - Fassone e Mirabelli avevano visto nell'argentino il perno su cui fondare la mediana del nuovo corso rossonero, tanto da tastare il terreno già negli ultimi mesi del 2016. Un lungo corteggiamento che è culminato nell'acquisto (sofferto) in estate, con un trasferimento dispendioso che è stato anche (parzialmente) criticato, vista l'età del calciatore e i venti milioni destinati alla Lazio. Difficilmente il Milan avrebbe potuto spendere meno quei soldi e i risultati sono qui a testimoniarlo. Montella quando ha potuto non ha mai rinunciato a Biglia, trovando importanti risposte fin da subito. Poche gare di "adattamento" e l'argentino ha elevato ulteriormente il suo contributo, come dimostrato nell'ultima, grandissima, prestazione contro la SPAL.

VERSIONE DA URLO - Sappiamo quanto il Milan abbia sofferto per l'assenza di un regista puro in questi anni, sia negli scontri diretti ma anche e soprattutto nelle gare contro le medio-piccole. Perchè senza metronomo è difficile trovare il pertugio giusto, innescare la manovra più efficace, mettere paura ed apprensione agli avversari fin dalle prime battute dell'azione. Con Biglia il Diavolo ha elevato la sua pericolosità, trovando una straordinaria combinata registica con Leonardo Bonucci. Il pressing infatti difficilmente può riversarsi su ambo i calciatori, in grado di darsi il cambio, scalare e avanzare con intelligenza non comune. E se il gioco inizia in questo modo le chances di essere efficaci in attacco crescono sensibilmente, creando densità e affanno alla retroguardia avversaria. In Milan-SPAL abbiamo visto un vero e proprio campione della mediana e, finalmente, veste la maglia rossonera.