Lavoro, mentalità e applicazione: Vincenzo ora tocca a te

Lavoro, mentalità e applicazione: Vincenzo ora tocca a teMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 25 settembre 2017, 23:31News
di Alessandro Jacobone

Ho aspettato più di ventiquattro ore dal fischio finale della partita con la Sampdoria, prima di sedermi davanti al mio computer e scrivere di Milan. Sarebbe stato facile farlo a caldo e sotto un certo punto di vista anche utile per il mio ego viste le mie paure anticipate nei giorni antecedenti. Ma “l’avevo detto” non è il mio sport preferito ed aver avuto ragione per aver preventivato una partita complicata per la mia squadra, non una medaglia del quale esserne fiero. Putroppo pero’ i “campanelli d’allarme” citati da Marco Fassone nella giornata di ieri, avevano già iniziato a suonare nella mia testa da qualche partita a questa parte. I miei vicini di postazione nella tribuna stampa di San Siro, sanno bene con che umore io sia uscito dallo stadio dopo le sfide vinte contro Udinese e la neopromossa Spal. Nessuna richiesta di bel gioco, schemi applicati a memoria o vittorie a suon di rovesciate, tunnel e veroniche. Nulla di questo, sia chiaro. Quello che mi aveva deluso era la mancanza di applicazione in partita del lavoro settimanale. L’assenza di quella ricerca di miglioramento che dovrebbe spingere tecnico e squadra ad accorciare i tempi di un amalgama necessario per la costruzione di un ciclo vincente. Mentre tutti si focalizzano sulle due sconfitte di Roma e Genova, il dato preoccupante viene dalle tre gare vinte con Cagliari, Udinese e Spal contro le quali sono stati effettuati solo 8 tiri in porta. Ma gli undici acquisti possono essere l’alibi per una mancanza di fluidita’ degli schemi e conoscenza tra gli interpreti per il quale servirà altro tempo, non per una mancata mentalità necessaria per far parte di questo Milan. A ricordarlo ci ha pensato l’ AD rossonero che non ha lesinato dure parole di ammonimento verso squadra e staff tecnico. Intervento tempestivo e necessario che ha trovato il gradimento mio e di gran parte della tifoseria che sui social aveva già dato via alla caccia alle streghe.

Ho la coscienza a posto nel criticare le scelte del Mister nelle ultime gare. Ce l’ho perché nella passata stagione mi sono sentito accusare di proteggerlo a prescindere e quando presso gli studi di CalcissimoTv ne esaltavo le capacità, spesso mi trovavo solo come Hiroo Onoda, il giapponese pronto a combattere nonostante la guerra fosse già finita da anni. Ho adorato la sua Fiorentina che dispensava un gioco più unico che raro; ho apprezzato la tranquillità con la quale ha gestito la scorsa stagione ottenendo risultati insperati con quattro pere e due carciofi; Ho caldeggiato in tutte le forme la sua conferma senza mai nascondermi. Ma se adoro Vincenzo Montella, il Milan lo amo proprio e per me il suo bene avrà sempre la priorità. Serve quindi darsi una mossa perché la stagione rischia di sfuggirci di mano. I prossimi incontri contro Roma e i cugini nerazzurri, obbligano ad un colpo di coda necessario per non trovarci a metà Ottobre con dieci punti di distacco dalla quarta posizione. Per farlo bisogna remare tutti nella stessa direzione, senza divisioni e senza isterismi. Perchè come in tutte le cose, la verità sta nel mezzo… o nel mazzo che ci si dovrà fare in quel di Milanello. Perché le accuse di Sinisa Mihajlovic sulla forma fisica di Niang e quelle sottovalutate di Andrea Bertolacci dopo il suo passaggio al Genoa, incominciano a male odorare come una cipolla ammuffita dimenticata sotto il lavello della cucina. Va fatto in modo che queste parole vengano prontamente rimandate al mittente ma non con dichiarazioni in sede di conferenza stampa, bensì con le prestazioni sul campo. E per far sì che questo accada, non serve cambiare allenatore, mezza squadra o invocare il ritorno del Condor. Servono solo i due ingredienti principali, lavoro e applicazione… lavoro e applicazione… lavoro e applicazione! Siamo il Milan Vincenzo, non lo dimenticare ! Alessandro Jacobone Facebook - Milanisti Non Evoluti 2.0 Twitter - @NonEvoluto