Il ricordo commosso di Giovanni Galli a 10 anni dalla scomparsa del figlio

Il ricordo commosso di Giovanni Galli a 10 anni dalla scomparsa del figlioMilanNews.it
© foto di Federico De Luca
martedì 8 febbraio 2011, 16:30Gli ex
di Manuel Favia
fonte quotidiano.net
L'ex portiere rossonero scrive una lettera commovente a Xavier Jacobelli

In una terribile notte di dieci anni fa, un incidente stradale portò via un giovane difensore del Bologna di belle speranze. Il suo nome era Niccolò Galli, figlio di Giovanni, il portiere del grande Milan di fine anni 80. Questa lettera è stata scritta proprio da Giovanni: parole commoventi, il ricordo di una perdita terribile che porterà sempre nel cuore. Quando un figlio se ne va o smetti di camminare o te lo riprendi sulle spalle e inizi un nuovo cammino… Devi avere la forza di issare e spiegare al vento la vela piu’ grande dell’albero maestro e salpare, indirizzando la prua della tua imbarcazione verso la stella piu’ lontana, la piu’ luminosa, senza badare alla notte che ti avvolge. Due sono le cose che ti devono accompagnare in questo viaggio: la Fede e l’Amore. Solo con la Fede e l’Amore puoi andare avanti, sentire che tuo figlio cammina ancora con te e dare, da comuni mortali, una "spiegazione" a ciò che è avvenuto. E’ un viaggio che dobbiamo fare perché ogni nostro sogno che non osiamo vivere impedirà che la sua presenza venga alla luce e che rimanga viva.

Ogni speranza che neghiamo a noi stessi priverà gli altri della speranza. Questo impegnarsi a fondo fa si che anche la Provvidenza si muove ed infinite cose accadono per aiutarti e aiutare, cose che altrimenti mai sarebbero accadute. Dopo questi anni celebriamo la nostra debolezza, gli sforzi e i tentativi, le lotte e le pene, il poco di ogni giorno e il tutto in cui crediamo. Celebriamo ciò che sta dentro di noi, dentro tutte le cose, dentro la Vita. Tanto dentro che va oltre, tanto da credere che Niccolo’ c’è e sta in noi, in mezzo a noi, sempre presente anche se fisicamente non lo vediamo piu’. Infatti tanti sono i segni che ci parlano di lui.