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Serena: "Sorpreso dall'assenza di Rodriguez. Milan in Champions? Serve un'impresa, a meno che..."

ESCLUSIVA MN - Serena: "Sorpreso dall'assenza di Rodriguez. Milan in Champions? Serve un'impresa, a meno che..."MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 20 novembre 2017, 16:31ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it ha contattato Aldo Serena. Con l'ex giocatore del Milan abbiamo parlato del 2-1 subito dai rossoneri contro il Napoli, dell'assenza di Rodriguez, della posizione di Borini, delle possibilità di entrare in Champions League. Infine, un commento anche sulle dimissioni dalla FIGC da parte di Carlo Tavecchio e sulla candidatura di Carlo Ancelotti come ct dell'Italia.

Qualla contro il Napoli è la sesta sconfitta in tredici partite, tutte contro squadre che sono davanti ai rossoneri in classifica. E' un caso?
"Il Milan se la vuol giocare con le grandi, anche a Napoli ha fatto molto possesso palla. Però deve trovare una formula offensiva più efficace in questo tipo di partite. Contro le grandi non riesce ad avere una fase offensiva pericolosa. Sabato sera, poi, ci si è messo anche la contusione alla schiena subita da Suso, anche se non aveva fatto una partita super prima. Se Suso non è in serata e non riesce ad incidere la situazione si fa un po' complicata".

L'ha sorpresa l'assenza di Rodriguez tra i titolari al San Paolo, vista la condizione dello svizzero mostrata con la propria nazionale?
"Sì, perchè era stato decisivo per la Svizzera. Forse, in quest'ultimo periodo, c'è un ripensamento da parte di Montella nei confronti di Ricardo Rodriguez che, però, è tra quelli che hanno fatto meglio tra i nuovi acquisti del Milan. Ultimo minuto del derby a parte, che resta un episodio".

La prestazione di Borini nel ruolo di terzino aggiunto non ha particolarmente convinto.
"Montella non è rigido nel posizionamento dei giocatori all'interno del modulo e Borini ne è un esempio. In fase difensiva lo vuole arretrato, poi in fase di possesso vuole che scivoli più avanti. Contro il Napoli da quella parte lì aveva contro il più giovane talentuoso italiano. Forse la partita di Borini al San Paolo non fa testo, la squadra di Sarri ha combinazioni collaudate con Insigne e Mertens. Non ha i movimenti da difensori, ma lavorandoci con il tempo può migliorare sotto quell'aspetto".

L'obiettivo dichiarato del Milan da inizio stagione è quello di entrare in Champions League. Obiettivo ancora possibile con una clamorosa rimonta in campionato o più 'semplice' vincendo l'Europa League?
"Sarebbe un'impresa entrare in Champions League tramite il piazzamento in campionato, vista anche la condizione delle squadre che gli sono davanti. Sono, quindi, dell'idea che la squadra dovrebbe prestare molta attenzione all'Europa League. Ad oggi l'obiettivo è più 'semplice' che tramite il campionato. Se il Milan si risolleva, in Europa se la può giocare. Posto che non si sappiano ancora quali siano le terze classificate che scenderanno dalla Champions League".

Oggi Carlo Tavecchio si è dimesso da presidente della FIGC, si aspettava questa scelta da parte sua?
"Mi aspettavo che si dimettesse, forse anche prima. Sono arrivate, un po' spinte, un po' richieste. Meglio tardi che mai".

Ancelotti sarebbe l'uomo giusto per risollevare la Nazionale?
"Ancelotti è un allenatore di grandissima esperienza, che ha vinto da tutte le parti, conosce le lingue e ha avuto esperienze variegate, anche di vita. Gli manca un'esperienza con le nazionali. Io penso che, a certe condizioni, potrebbe dire sì. Ritengo sia la persona giusta, ha il pedigree e l'intelligenza per poter guidare la Nazionale".