Milan, il progetto è tutto: sì a Yanga-Mbiwa, no a Kakà. Matri, tra affare e autogol: deciderà il budget. A centrocampo si cerca il "Mister X", ma oggi arriva il vero colpo

Milan, il progetto è tutto: sì a Yanga-Mbiwa, no a Kakà. Matri, tra affare e autogol: deciderà il budget. A centrocampo si cerca il "Mister X", ma oggi arriva il vero colpo
martedì 24 luglio 2012, 00:00Editoriale
di Matteo Calcagni

La doppia cessione, com'era prevedibile, ha scatenato il "malcontento" di buona parte dei tifosi rossoneri. Alcuni vedono solo buio, ancorati al ricordo dei campionissimi, mentre altri sono sfiduciati dalla presunta mancanza di progettualità. Proprio su questo ultimo punto dovrebbe lavorare il Milan, senza lasciarsi condizionare dalle "sirene" del passato. I trasferimenti di Thiago Silva e Ibrahimovic, per quanto dolorosi, in una speciale ottica di rinnovamento possono anche essere accettati. Ricostruire significa partire dalle fondamenta, affidandosi a giovani di valore e a calciatori affamati e dediti alla causa. Impensabile arrivare a "top player" già fatti e finiti, obbligatorio costruirseli mano a mano in casa. Sostituire Thiago Silva con Yanga-Mbiwa per molti potrebbe sembrare un'eresia, ma è una della scelte migliori che potrebbe prendere la società: vista l'impossibilità di arrivare a campioni già affermati, giusto puntare su un ragazzo con discreta esperienza ed ottime potenzialità. Il Diavolo dovrebbe ripartire in questa maniera, senza farsi "affascinare" da suggestivi ritorni all'ovile, come quello che riguarderebbe Kakà. Riportare il brasiliano in rossonero, oltre a prosciugare le casse societarie, renderebbe vano il doppio sacrificio già effettuato: l'ex Pallone d'Oro al Milan potrebbe anche ritrovarsi, ma a trent'anni compiuti rappresenterebbe solo una soluzione temporanea. In tempi di austerity bisogna esclusivamente affidarsi alla programmazione: sì agli Yanga-Mbiwa, no ai Kakà, per ragioni economiche e non solo...

Alessandro Matri piace ad Allegri e al Milan, ma bisogna riflettere su questa possibile operazione. Il ventisettenne di Sant'Angelo Lodigiano ritroverebbe il rossonero e il suo mentore, ma riuscirebbe a rimpiazzare Ibrahimovic? A livello realizzativo, escludendo l'ultima super stagione dello svedese, Matri potrebbe anche reggere il paragone: con la Juventus ha segnato solo 10 reti, ma a Cagliari ne ha siglate 33 in due annate. Bisogna capire, a questo punto, quanto il Milan sia disposto ad investire per il nuovo attaccante. Se il budget superasse i 20 milioni, si dovrebbe puntare sui vari Damiao, Dzeko e Tevez (in rigoroso ordine alfabetico). In caso contrario ci si potrebbe tuffare tranquillamente sul centravanti bianconero. Il problema vero, in tutto ciò, è proprio la squadra di appartenenza di Alessandro. Andare a rifocillare con 10/12/15 milioni le casse bianconere, di fatto, sarebbe come finanziare parte dell'investimento per il conclamato top player juventino. Un mezzo autogol, quindi, a meno che Galliani non stia studiando vie alternative per l'eventuale assalto a Matri.  

Quest'oggi, a Milanello, rientreranno dalle vacanze i vari reduci dell'Europeo polacco e ucraino. Tra questi c'è Riccardo Montolivo, vero colpo del mercato milanista. Il ventisettenne di Caravaggio, dopo aver disputato un ottimo torneo con la maglia azzurra, non vede l'ora di togliersi importanti soddisfazioni anche in rossonero. L'ex viola, nelle prossime settimane, aiuterà Allegri nella "composizione" della nuova mediana: Montolivo può interpretare sia il ruolo di mezz'ala che quello di playmaker basso davanti alla difesa, garantendo numerose combinazioni al tecnico toscano. Nel frattempo, anche se coi riflettori abbassati, impazza la "caccia" al nuovo "Mister X" del centrocampo. Lassana Diarra sembra partire in prima fila, ma le sorprese sono dietro l'angolo. La sensazione è che Galliani voglia assicurarsi un giocatore che, oltre a buone doti di interdizione, possieda anche un ottimo bagaglio tecnico: l'immaginazione si sposta sui soliti Sahin e Strootman, ma potrebbe ricadere anche su nomi ancora sconosciuti ai più. Il Milan, dopo aver ceduto Thiago e Ibra, è in grado di poter intraprendere anche un'operazione onerosa dal punto di vista del cartellino: il ventaglio delle possibilità si apre a dismisura, in attesa di capire quali saranno le mosse dell'Amministratore Delegato.