RMC SPORT - Montanari: "Milan, sarebbe meglio non passare per le mani di Elliot. Difficile per Li evitare minusvalenza"

RMC SPORT - Montanari: "Milan, sarebbe meglio non passare per le mani di Elliot. Difficile per Li evitare minusvalenza"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 25 giugno 2018, 14:12Primo Piano
di Fabio Anelli

Il giornalista di Milano e Finanza Andrea Montanari è intervenuto sulle frequenze di RMC Sport per spiegare nel dettaglio le ultime vicende societarie: "Mi pare evidente che a breve ci saranno novità. Li uscirà di scena. Il problema è capire chi riesca a reggere la trattativa. Tutto ruota intorno alla valorizzazione del club che non può essere il miliardo ipotizzato da Li e neanche i 740 milioni che il cinese ha riconosciuto a Fininvest. Li tenderebbe a non perderci soldi, il problema è che vista la situazione, i costi, la scure della UEFA difficilmente qualcuno metterà sul piatto una cifra così elevata. Io credo sia Commisso che i Ricketts se sono intenzionati a rilevare il club punterebbero a una spesa di 500 milioni. Non di più. Se il Milan viene escluso dalle competizioni europee ci sono minori introiti, ci sono inciampi che seppur in un tempo limitato a livello di immagine del club possono avere effetti immediati dannosi per il club. Oggi Elliot garantirà i 32 milioni non messi da Li e se non si chiude a brevissimo, entro dieci giorni Elliot diventa proprietario del Milan che in ogni caso, quindi, sarà americano

Sviluppi? Dipende dal fatto se Elliot subentra subito o se Yonghong Li trova un accordo con Comisso, Ricketts o con altri soggetti. Noi abbiamo parlato di questi due ma probabilmente ce ne sono altri, non lo sappiamo. Il Milan è un brand internazionale, è tra i più prestigiosi di Italia. Magari lo stanno guardando altri ma se non ci sono cose concrete sappiamo che c’è una trattativa con Goldman Sachs e Commisso e i Ricketts hanno dichiarato l’intenzione di rilevare il club. Vediamo se sarà l’opzione A o B. Io credo che la situazione migliore sarebbe vendere subito a un nuovo proprietario e non passare per Elliot".

Elliot? "È un fondo speculativo. Investe, scommette, in società quotate dove capisce o percepisce che ci possano essere operazioni straordinarie di vendita. Quindi interviene e punta all’aumento del titolo in borsa, vende e guadagna in questo caso ha l’interesse di incassare i soldi che ha prestato, questo è l’obiettivo di Elliot. Se arrivasse un compratore industriale, qualcuno di concreto che fa attività nello sport sarebbe più semplice ci sarebbe una visione a lungo termine, altrimenti sarebbe a breve termine, massimo 18 mesi”

 

La poca chiarezza del Milan?Mi sembra ci sia troppa attenzione, se il Milan ha commesso errori gestionali sono della vecchia società. Qualcosa può succedere, mi sembra ci sia troppo accanimento della UEFA. Credo siano persone serie e competenti che avranno valutato la situazione del Milan, che si sarà espresso a Nyon. Dal mio punto di vista, ma guardo il lato economico, l’unica vera sanzione da applicare sarebbe quella economica. I soldi si trovano, lasciarli fuori dalle competizioni europee per problematiche di bilancio è eccessivo. Il tema è la proprietà, la UEFA non si fida di Li se poi Li all’ultimo aumento di capitale i soldi li ha messi. La UEFA non si fida neanche di Elliot in quanto fondo speculativo

Il ruolo di Elliot? "Visto che si tratta della vendita della quota di controllo o del cento per cento, ti accolli anche i debiti pregressi. Se Li portasse a casa 500 milioni ci perderà rispetto a quanto ha speso per comprare il Milan, ma è meglio di niente. In questo caso, se si conclude l’operazione la si fa complessiva per chiudere tutto quello che c’è nel pregresso. Non credo che Elliot sia all’oscuro di queste trattative, anzi".

Le offerte di Commisso e dei Ricketts? "Non penso che una famiglia che ha un governatore degli Stati Uniti e che ha anche un altro politico associato al partito repubblicano si esponga dicendo di aver scherzato. Magari hanno messo sul piatto 100 mila euro, magari l’offerta di Commisso è più strategia e complessiva e allora ha vinto Commisso. Quello che avevo saputo io, prima che uscisse il nome di Commisso da altri giornali, è che era stato detto da un investitore coinvolto da Morgan Stanley prima dei Ricketts, la volontà di qualche soggetto di trasformare il Milan in una media company, in azienda non solo calcio ma di business, entertainment, marketing e merchandising. In questo senso il profilo assomiglia più a quello di Commisso".