Gazzetta - Milan, brillantezza atletica e modulo ci sono: ma senza segnare è dura
Due facce, due lati della stessa medaglia chiamata Milan. Da una parte i progressi mostrati nelle ultime partita, dall’altra le solite note dolenti. Contro la Juve, i rossoneri hanno messo a referto la settima sconfitta stagionale (in appena dodici partite), ma è doveroso - osserva La Gazzetta dello Sport - provare ad appigliarsi forza agli aspetti positivi. Che stavolta, finalmente, ci sono stati.
GOL FATTI E SUBITI - La classifica, però, sta diventando l’incubo ricorrente. E lo sarà ancora di più se da domani i giocatori - come promesso da Pioli - se la ritroveranno appesa ai quattro angoli di Milanello. La graduatoria racconta che il Milan è 14esimo, a più quattro dalla zona retrocessione. Le statistiche, invece, fotografano una squadra dallo scarso potenziale offensivo: solo 11 gol segnati. Il banco degli imputati - scrive la rosea - è pesantemente occupato da Piatek. E a preoccupare sono anche le reti subite, soprattutto nell’ultima mezzora (10 su 16). Questione fisica? No, mentale.
CONDIZIONE E MODULO - Ma i segnali incoraggianti, come detto, non mancano. Il Milan ha chiuso la gara di Torino con buona intensità, provando a rimediare fino alla fine. Questo testimonia una tenuta atletica confortante. Ma a colpire particolarmente è stato l’atteggiamento tattico della squadra milanista, ben disposta in campo e con le idee chiare. Merito anche del 4-3-2-1 disegnato da Pioli. È stato un Milan più equilibrato, con linee più vicine. A spiccare è stata la prova collettiva e non le giocate di un singolo. E questa è un’ottima notizia.
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