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Passerini (CorSera): "L'assenza di Pioli peserà, a Napoli partita apertissima. Ibra? Prima divideva, ora unisce"

ESCLUSIVA MN - Passerini (CorSera): "L'assenza di Pioli peserà, a Napoli partita apertissima. Ibra? Prima divideva, ora unisce"MilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 21 novembre 2020, 17:00ESCLUSIVE MN
di Gianluigi Torre
fonte Intervista di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it ha contattato Carlos Passerini. Con la firma del Corriere della Sera abbiamo parlato dell'assenza di Pioli e Leao nella gara contro il Napoli, dell'importanza di Ibrahimovic e dell'inizio di stagione di Theo Hernandez. Queste le sue parole. 

Può avere un peso l’assenza di Pioli? 
"Senz'altro è un peso, che non sia la stessa cosa è evidente. Più volte abbiamo sottolineato l'importanza di Pioli in questa rinascita del Milan in quest'anno. Chi conosce bene Pioli sa che è uno che ama lavorare in gruppo, infatti il suo staff è uno tra i più numerosi e i più ricchi ed è uno che lavorando sempre di squadra, riesce a coinvolgere tutti. Averlo in panchina domani sera sarebbe stata una cosa diversa, perché sarebbe stato tutto più immediata. E’ vero anche che le tecnologie danno una mano, si è visto in nazionale con Mancini. Sicuramente è un problema ed era meglio averlo, ma si può superare”.

La mancanza di Leao inciderà nella partita?
“E’ in una fase molto buona Leao, ha delle qualità enormi. Detto questo il Milan ha varietà davanti, c’è Rebic, c’è Hauge e ci sono tanti giocatori che hanno dimostrato di essere pronti quando vengono chiamati in causa. Questa squadra ha risposto sul campo dimostrando che chi entra riesce a fare il suo. Credo che chi entra, entra con la mentalità giusta. Il Milan è una squadra. Tutti sanno cosa fare”.

La presenza di Rebic può aiutare a ritrovare il vero Theo Hernandez, che in questo inizio ha un po’ deluso rispetto alla straordinaria scorsa stagione?
“Secondo me non si può parlare di delusione quando si parla di Theo Hernandez. E’ una fase complessa, di calo, ma non gli ho visto fare prestazioni negative. Non ho visto neanche prestazioni eccezionali in cui ha dimostrato di essere fuori categoria, ma è un giocatore che deve trovare una forma, ma non atletica. I suoi parametri sono sempre eccezionali. Dopo un anno lo conoscono e gli avversari lo anticipano, ma credo che lui abbia deciso di fare un salto di qualità. Theo è un giocatore incredibile, è anche grazie a lui se il Milan ha svoltato”.

Capitolo Ibrahimovic. Quanto ti ha sorpreso Zlatan?
“E’ un altro uomo. E’ un’altra persona. Oggi è un allenatore in campo. Sa cosa fare e sa portare l’idea dell’allenatore in campo. Questa metamorfosi ha sorpreso fino ad un certo punto: ha un’intelligenza enorme, sa capire le situazioni e anticiparle, e ha eliminato quell’aspetto un po’ ruvido, e forse eccessivo, che ha avuto nella sua carriera. Ibrahimovic è un uomo squadra e meno individualista, basti vedere come si comporta con i compagni. Quando vedi Ibra un’ora prima al campo, la volta dopo anche tu arrivi un’ora prima. Quella di Ibra si chiama maturità, ed essendo una persona intelligente mi ha sorpreso, ma fino ad un certo punto. Lo vedi anche dalla gestione dei social e da come scherza, dal rapporto che ha con il pubblico, con la gente. E' diventato uno straordinario imprenditore di sè stesso. Prima Ibra o lo amavi o lo odiavi, era un personaggio divisivo. Ora unisce. A proposito del post sulla nazionale che ha fatto scalpore in Svezia, io lo porterei al Mondiale anche a 42 anni”.

Che partita ti aspetti tra Milan e Napoli?
“E’ una partita apertissima, sia dal punto di vista del risultato sia dal punto di vista del gioco. Sono due squadre che ora, dopo un anno di difficoltà, hanno trovato un’identità forte con due allenatori diversa, ma con personalità. Ci sono giocatori che fanno la differenza. L’unica certezza che si può avere è che ci sarà da divertirsi”.