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Onofri: "Milan-Napoli, la gara di Reina. Giocherà sereno, poi sarà leader rossonero"

ESCLUSIVA MN - Onofri: "Milan-Napoli, la gara di Reina. Giocherà sereno, poi sarà leader rossonero"MilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 14 aprile 2018, 17:00Primo Piano
di Fabio Anelli

Smaltita la delusione Sassuolo, il Diavolo torna al lavoro col Napoli nel mirino. L’ultima fiammella Champions da mantenere viva, una posizione Europa League da blindare a tutti i costi ed un tabù Sarri da sfatare: di questo e molto altro abbiamo parlato con Claudio Onofri, ex giocatore di Serie A ed attuale opinionista. Queste le sue parole in esclusiva a MilanNews.it.

Sig. Onofri, andiamo subito con la testa al match di domenica. Che gara si aspetta da Milan-Napoli?
Non ho dubbi, una gran bella partita. Entrambe provano sempre a giocare a calcio in una sfida di concetti: già ampiamente attuale e conosciuto quello dei partenopei, in progressione e futuribile quello dei rossoneri. E in questo Gattuso ha saputo portare la vera svolta, mi piace molto. Sa che ha ancora molta strada da fare prima di diventare allenatore vero ma questo non gli impedisce di porsi con attenzione e ottime conoscenze. Il Diavolo cercherà di rialzarsi dopo le ultime partite storte e contro ci sarà un Napoli all-in per lo Scudetto. Una eventuale sconfitta Azzurra saluterebbe definitivamente il tricolore, nemmeno lo scontro diretto a Torino potrebbe fornire rinnovate chance”.

A tal proposito, il Milan quanto deve temere questa fame di Scudetto del Napoli? Sarà un fattore decisivo?
Quando si gioca a San Siro, una volta saliti gli scalini si cancella ogni pensiero. L’attenzione sarà massima come sempre, ma in entrambe le squadre. Il fatto che il Napoli sia in corsa Scudetto non significa che avrà più voglia dei rossoneri”.

Ribalto il quesito, aver perso l’ultimo treno Champions con il Sassuolo quanto potrà pesare sul Milan?
Ribadisco il concetto espresso in precedenza. Con Rino in panchina, le motivazioni non mancheranno mai. C’è una maglia da difendere, una situazione in classifica da definire e proprio perché c’è stato un passo falso con il Sassuolo che mi aspetto una grande reazione. E poi contro la seconda in classifica non ci può essere rilassamento, sarà una grande gara in equilibrio. I dettagli faranno la differenza”.

Rispetto ai mesi precedenti, il Milan è parso in calo. Secondo lei, quali possono essere i problemi rossoneri?
A differenza di come leggo in giro, sicuramente non è un calo fisico. Anzi, è stato un punto di forza dei rossoneri, un punto cardine della rinascita con Gattuso. A volte ci sono periodi in cui, per bravura degli avversari o per altri fattori, non si riesce a giocare come si vuole, ma nel calcio succede. Però parliamoci chiaro, dall’arrivo di Rino questo Milan è decollato anche se ancora non vale la Juventus o il Napoli, quindi momenti meno positivi sono normali. La rosa va ampliata in qualità ed è già partita la pianificazione della prossima stagione col rinnovo di Gattuso, prontamente affrontato e risolto. Lottare al vertice fin da questa annata era impossibile per i tanti cambiamenti fatti. E ti do un nome, quello di André Silva. Un giocatore straordinario che ha pagato l’ambientamento e le difficoltà del nostro campionato. Le basi ci sono, ora le fondamenta vanno riempite per tornare il Milan che abbiamo sempre conosciuto”.

Parlando di singoli, quanto peseranno le assenze di Bonucci e Romagnoli nel big match domenicale?
Molto, veramente molto perché i due hanno trovato un’alchimia importante. Sono passati dalle prese in giro ad essere trasformati nella coppia che vediamo. Assolutamente complementari, anche perché uno è destro e l’altro è mancino, entrambi sanno impostare e coprire. Danno un senso di sicurezza totale, gente da Milan sulla quale ripartire la prossima stagione”.

Ultima domanda su Reina, il vero osservato di domenica. Affronterà la sua futura squadra, nel suo futuro stadio contro i suoi futuri compagni. Quanto sarà condizionato da tutto questo?
Reina, per come lo conosco io, non sarà condizionato da niente. È il vero leader del Napoli e l’anno prossimo sarà uno dei leader dello spogliatoio del Milan. Oltre ad avere le mani da grande portiere, ha anche la testa da grande giocatore. Farà la sua gara tranquilla, poi eventuali gol subiti si possono prendere ogni domenica, a San Siro come a Crotone. Ma per carisma e leadership non si discute, è il suo DNA”.