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Falk (BILD): "Al momento delle firme Rangnick ha esitato, voleva essere visto come un salvatore. Non voleva Kjaer"

ESCLUSIVA MN - Falk (BILD): "Al momento delle firme Rangnick ha esitato, voleva essere visto come un salvatore. Non voleva Kjaer"MilanNews.it
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mercoledì 22 luglio 2020, 18:32ESCLUSIVE MN
di Manuel Del Vecchio
fonte Intervista di Manuel Del Vecchio

Per commentare la clamorosa svolta di ieri sera nella trattativa fra Rangnick e il Milan, la redazione di MilanNews.it ha contattato in esclusiva Christian Falk, noto giornalista tedesco della Bild. Queste le domande e le risposte:

Ieri sera in Italia siamo rimasti tutti molto sorpresi alla notizia della trattativa saltata. Anche per voi in Germania è stato lo stesso?

"Sapevamo che ha esitato per la firma del contratto. Ma sapevamo anche che stava pensando molto alla sua presentazione, prevista nel giro di un paio di settimane. Quindi la notizia non è stato totalmente sorprendente, ma lo è stato il tempismo. Prima dei contatti e la trattativa col Milan l'obiettivo di Rangnick era la Premier League, e penso che lo sia ancora".

Quali sono state le cause di questo mancato accordo?

"Rangnick voleva avere pieni poteri nel club. Le tantissime critiche ricevute, comprese quelle di Maldini, lo hanno fatto riflettere sul fatto che potesse davvero mettere in atto le sue idee. Inoltre non gli è piaciuto che siano stati comprati giocatori che lui non voleva: nello specifico, non voleva Simon Kjaer".

Quanto ha influito il Coronavirus in tutto questo?

"La situazione legata all'emergenza Coronavirus ha sicuramente ritardato e fatto slittare l'accordo, ma non è stata la causa decisiva".

Ora cosa farà Rangnick? È possibile che venga contattato di nuovo in futuro?

"Da quello che so Gazidis e Rangnick vanno d'accordo. Non mi sento di escludere che Rangnick possa continuare a pensare di essere coinvolto ancora nel club in futuro. La domanda però è: cosa pensa il Milan di Rangnick dopo quello che è successo? Durante i colloqui con lui il club era dovuto scendere a patti su molte cose...".

Secondo lei Pioli è l’uomo giusto su cui costruire un nuovo ciclo?

"È difficile dire se Pioli sarà l'uomo giusto per riportare il Milan al top. Finora la sua carriera non è stata così positiva come ora. È molto apprezzato dai tifosi e questo è molto importante. Il fatto che nell'ultimo periodo i risultati sportivi siano stati davvero buoni è certamente una ragione importante sul perché alla fine Rangnick abbia deciso di non andare al Milan: gli sarebbe piaciuto arrivare ed essere visto come un salvatore. Ma ora il Milan non ha più bisogno di essere salvato e quindi non avrebbe semplificato il suo compito".