Digestione lenta: sintomi e rimedi

Digestione lenta: sintomi e rimediMilanNews.it
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
giovedì 17 maggio 2012, 14:00Primo Piano
di Francesco Somma

Diciamo che ce l’aspettavamo ampiamente, conoscendo il soggetto in questione ma soprattutto le abitudini e le preferenze dell’opinione pubblica, abilissima a fare di un piccolo ritardo di digestione, un mal di pancia dilaniante e senza rimedio. Si parla di Ibra, l’ultimo scontento o presunto tale, sicuramente il più deluso dal mancato arrivo dello Scudetto.  Comprensibilmente, viene da dire, considerando che negli ultimi 9 anni lo svedese aveva sempre trionfato nelle competizioni nazionali. Diciamo anche che siamo sicuri avremmo parlato di “caso Ibrahimovic” anche se il Milan avesse vinto Scudetto e Champions: del resto, la sensazione di star sicuri con in casa lo svedese non c’è mai, e se a questa aggiungiamo la tentazione (tutta europea) di creare casi mercato perlopiù inesistenti, la frittata è fatta. Cosa c’è di vero: la delusione di Ibrahimovic per aver fallito malgrado una stagione da 33 reti e senza eguali in carriera, e un rapporto non propriamente idilliaco con Massimiliano Allegri. Cose che capitano in uno spogliatoio, soprattutto quando questo è popolato da gente che ama dire quello che pensa, spesso senza peli sulla lingua, in maniera diretta e scontrosa.

Cose che, purtroppo, alla lunga possono comunque creare fastidio, ma al momento, tra quello che c’è di vero, non ha senso aggiungere l’interesse concreto delle grandi d’Europa. Dal City al Real al Paris Saint Germain, nessuno ha bussato alla porta di Via Turati per chiedere informazioni sullo svedese, né fatto suonare il cellulare di Mino Raiola. Non che i club di cui sopra non siano impegnati sul mercato, ma della priorità assoluta, in questo momento, beneficiano altri nomi: Van Persie e Pato su tutti. Anche qui, per ora, non c’è niente di vero: siamo solo a maggio, non è tempo di mercato, ora solo mal di pancia.