Borini e non solo, è un Milan multiforme: Gattuso pronto a sfruttare la duttilità dei suoi

Borini e non solo, è un Milan multiforme: Gattuso pronto a sfruttare la duttilità dei suoiMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 16 aprile 2019, 12:00Primo Piano
di Salvatore Trovato

Il Milan ha un marchio di fabbrica ben preciso. L’italianità? Non solo... Anche la duttilità. Quella rossonera è forse la rosa più “variegata” di tutto il campionato. Come evidenzia La Gazzetta dello Sport, la squadra milanista è piena di giocatori in grado di garantire più opzioni all’allenatore. Pedine che possono essere impiegate in altre zone del campo, a volte anche molto lontane da quelle di reale pertinenza.

PIU’ RUOLI - È proprio da questa peculiarità che Gattuso ha dato vita ai diversi Milan visti quest’anno. Contro la Lazio, ad esempio, Rino è passato dal 4-3-3 al 3-4-2-1, spostando alcuni interpreti. Suso si è ritrovato nel cuore del campo, così come Calhanoglu, passato dalla mediana alla trequarti. Borini, che era partito da punta esterna del tridente, si è piazzato in fascia, mentre Rodríguez, da terzino sinistro, si è ricollocato da terzo nella difesa a tre. Il "muta-forma" per eccellenza è senza dubbio Borini: da quando è al Milan, infatti, ha fatto l’esterno offensivo, il falso nove, l’ala e il terzino.

SQUADRA MULTIFORME - Ma gli esempi abbondano. Calabria ha giocato sulla corsia laterale e nei tre di difesa, ma anche a centrocampo. Abate si è reinventato difensore puro, come mai in carriera, mentre Bakayoko ha fatto il playmaker e la mezzala. Paquetà il centrocampista e il trequartista nel 4-3-1-2, Castillejo l’esterno, il falso nove e la seconda punta. Anche Cutrone si è adattato a giocare largo nel tridente offensivo. Insomma, un Milan multiforme che Gattuso ha saputo sfruttare a pieno.