Sacchi duro: "Il Milan ha limiti strutturali, il gioco collettivo non esiste"
“Dopo aver perso i fuoriclasse i rossoneri si sono trovati nella necessità di cercare i risultati attraverso un gioco collettivo che poco conoscono“. Così Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan, sulle colonne della Gazzetta dello Sport. “Il Milan si sta impegnando ma oggi la squadra presenta carenze strutturali. Allegri sta lavorando ma gli serve tempo e i calciatori devono mettersi a disposizione per un cambio di rotta radicale. Oggi la squadra fatica a muoversi collettivamente in fase difensiva, gli attaccanti non sempre sono in funzione attiva e ritornano con fatica, i centrocampisti spesso non scalano con i tempi giusti.
Max ha cercato di rimediare mettendo la difesa a tre o a cinque ma questo ha tolto un centrocampista e messo i giocatori di fronte a un modulo non conosciuto. In fase offensiva ci sono tanti talenti ma quasi mai portati a muoversi congiuntamente e a smarcarsi con movimenti autonomi e sincronizzati. Inoltre alcuni sono in difficoltà in un calcio dinamico e di collaborazione”.
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