Montella: "E' in atto una grande trasformazione, massima predisposizione al lavoro"

Montella: "E' in atto una grande trasformazione, massima predisposizione al lavoro"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 25 luglio 2017, 12:13Le Interviste
di Matteo Calcagni
fonte acmilan.com

«È in atto una grande trasformazione, sta nascendo qualcosa», spiega Vincenzo Montella in occasione del raduno, il secondo da quando allena il Milan. «Abbiamo una gara decisiva a fine luglio e il tempo è poco, quindi tutti devono mettersi a disposizione e lavorare di più».

Differenze rispetto a 12 mesi fa?
«Abbastanza simile la vacanza, mentre a livello professionale ho aspettative diverse. Un anno fa ero appena arrivato al Milan, quest'estate l'ho vissuta da confermato, un punto di vista un po' diverso».

Quest'estate si è parlato molto di Milan...
«La società ha svolto un buon lavoro, stiamo andando bene. È in atto una grande trasformazione, l'abbiamo decisa perché necessaria: si può leggerla come si vuole, ma sta nascendo qualcosa».

Come avete preparato questo avvio? Volete arrivare subito al top in vista del preliminare di Europa League o non sconvolgerete la preparazione?
«Abbiamo fatto come sempre. Ci vuole un approccio graduale, anche se quest'anno lo sarà un po' meno del solito perché abbiamo partite impegnative fin da subito e una decisiva a fine luglio. Il tempo si è accorciato, ma la preparazione non sarà molto diversa rispetto agli altri anni, anche se qualche modifica va fatta inevitabilmente».

Quando pensa che la squadra potrà essere al massimo?
«L'aspirazione di ogni allenatore è avere la squadra pronta, sempre. Dobbiamo lavorare per questo, abbiamo quest'ambizione e necessità. Per farlo ci vuole la massima predisposizione e anche qualcosa in più da parte dello staff, ma soprattutto dei giocatori, verso il lavoro. Avremmo bisogno di tempo ma non l'abbiamo, quindi tutti dovranno mettersi a disposizione e lavorare di più».

Che Milan vedremo? Sarà una squadra in grado di cambiare in corsa, come già successo lo scorso anno, o sarà più conservatrice?
«A dire la verità, non lo so. Devo conoscere i giocatori che sono arrivati: sono tutti bravi e famosi, ma sono anche giovani e alcuni di loro arrivano da altri campionati. Il calcio italiano a livello tattico è difficile, potrebbero aver bisogno di più tempo, devo prima conoscerli nella quotidianità per vedere come si adatteranno».