Maldini: "Derby grande emozione. Quelli di Champions i più intensi"

Maldini: "Derby grande emozione. Quelli di Champions i più intensi"MilanNews.it
© foto di Federico Gaetano
giovedì 19 settembre 2019, 11:57Le Interviste
di Salvatore Trovato

In vista del derby con l’Inter, Paolo Maldini ha rilasciato un’intervista ai canali social del club rossonero.

Sulla stracittadina di Milano: "È sempre una grande emozione, ma devo dire che, grazie a Dio, l’importanza di questo derby non è superiore all’importanza di vincere qualcosa nella stagione. In altre città il derby è ancora più importante perché le due squadre non sono mai arrivate a obiettivi ancora più alti rispetto a una partita singola".

Sui suoi derby: "Ne ho giocati tanti, credo più di cinquanta. Sono stati tutti un po’ diversi. I primi forse giocati non al cento percento, perché la tensione, a sedici-diciassette-diciotto anni, è difficile da gestire. Comunque più difficile rispetto a quelli che ho giocato a trentacinque-trentasei anni. In tutti questi derby ci sono state emozioni varie, forse quelli più emozionanti in assoluto sono stati quelli di Champions League: vincere una semifinale giocata in sei giorni, tra andata e ritorno, qualificarsi per la finale e poi vincere la coppa... Alla fine è il risultato che conta. Probabilmente sono stati quelli più intensi".

Sui tifosi: "Si sente sempre il calore della tifoseria, anche se esigente come quella del Milan. Ho vissuto buona parte dei miei anni lottando per vincere qualcosa, di conseguenza il tifo è sempre stato una parte importante delle nostre vittorie. Mi ricordo che nei primi anni novanta c’erano addirittura 71-72mila abbonati, eravamo abituati ad avere lo stadio sempre pieno".

Sui gesti scaramantici: "Vedevo gli altri che li facevano e ho detto ‘magari porta bene’. Poi ho visto che ho vinto, perso e pareggiato facendo sempre le stesse cose e allora ho detto ‘non conviene’. Meglio concentrarsi su quello che succede in campo".

Sul derby da dirigente: "La differenza è enorme. Non giochi la partita, non ti prepari per giocarla ma per vederla. A livello di stress è molto più impattante la partita vista che quella giocata. Giocando riesci a sfogare quelli che sono i tuoi istinti, le tue paure e le tue preoccupazioni".