Ds Lucchese: "Veloce, intelligente e qualitativo: Gabbia sulle orme di Bonucci"

Ds Lucchese: "Veloce, intelligente e qualitativo: Gabbia sulle orme di Bonucci"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 19 febbraio 2020, 17:48Le Interviste
di Enrico Ferrazzi

L'esordio a San Siro nel match contro il Torino ha acceso i riflettori su Matteo Gabbia, centrale difensivo classe 1999 prodotto del settore giovanile del Milan. Per cercare di conoscere meglio il ragazzo di Busto Arsizio la redazione di TuttoMercatoWeb.com ha intervistato che gli ha concesso la prima occasione nel calcio professionistico, Antonio Obbedio, ds della Lucchese che lo scorso anno lo prese in prestito per il campionato di Serie C. "Subito dopo la partita di lunedì - racconta il dirigente - Matteo ha mandato un messaggio nel gruppo WhatsApp che abbiamo ancora attivo con tutti i giocatori e lo staff della Lucchese dello scorso anno per ringraziare i compagni di squadra che lo hanno aiutato a raggiungere il traguardo dell'esordio in Serie A".

Un dettaglio che racconta tanto del ragazzo.
"Assolutamente. Matteo è un ragazzo molto umile. Ieri poi mi ha scritto anche in privato per ringraziarmi per l'occasione della scorsa stagione. L'umiltà è la sua forza e certe cose lo dimostrano".

Volendolo presentare tecnicamente, invece, come possiamo raccontare Matteo Gabbia.
"Prima di tutto mi viene da definirlo come intelligente tatticamente. Lui nasce centrocampista, ruolo nel quale giocava nella Primavera del Milan quando lo prendemmo nell'agosto 2018, e ci ha messo pochissimo ad adattarsi al centro della difesa. È veloce, qualitativo e in grado di giocare tranquillamente sia in una retroguardia a 3 o a 4. Un patrimonio in prospettiva per il Milan che si è fatto notare anche col Mondiale Under20 della scorsa estate".

In prospettiva futura ecco il primo bivio: rimanere al Milan anche il prossimo anno per giocarsi le proprie chance oppure vivere una nuova stagione in prestito per crescere e giocare con costanza da titolare?
"È una scelta che dipende sia dalle valutazioni che farà la società rossonera che dal giocatore stesso. Spesso sento parlare di sei mesi persi in panchina, ma in realità un giocatore intelligente e ambizioso riesce ad imparare anche se gioca partite ufficiali. Sfruttare ogni allenamento imparando da compagni più esperito come Romagnoli, giusto per fare un esempio, può essere una tappa fondamentale nel percorso di crescita di un ragazzo".

Volendo fare un paragone con un calciatore già affermato chi le viene in mente?
"Senza dubbio Leonardo Bonucci. Non solo per il ruolo ma anche per le 'origini' da centrocampista".