Caso Donnarumma, l’arbitro del Tas: “Firma estorta? Strategia fragile”

Caso Donnarumma, l’arbitro del Tas: “Firma estorta? Strategia fragile”MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 13 dicembre 2017, 13:02Le Interviste
di Enrico Ferrazzi

L’avvocato Fabio Iudica, arbitro del Tas e docente di diritto sportivo all’università Statale di Milano, è stato intervistato dal Corriere della Sera e sul caso Donnarumma ha dichiarato: “Da giurista la trovo una strategia tecnicamente fragilissima. È del tutto improbabile che Donnarumma riesca a dimostrare d’aver subito violenza psicologica all’atto della sottoscrizione del suo contratto. Per due ragioni: innanzitutto perché davanti al collegio arbitrale della Figc l’onere della prova spetterebbe a lui. Deve dimostrare cioè lui che, ai sensi del codice civile, il suo contratto va annullato. Non è il Milan che deve dimostrare il contrario. Non è un dettaglio, anzi. Secondo: un vago riferimento a una violenza psicologica non basterebbe, non sarebbe cioè sufficiente tratteggiare un semplice timore reverenziale: deve provare che c’è stata una minaccia seria, appunto una violenza.

Attenzione poi: il lodo arbitrale è di fatto inappellabile, la vertenza si chiuderebbe lì. È un azzardo. O forse, semplicemente, è più una strategia contrattuale che giudiziaria. Dubito che i legali di Donnarumma confidino realmente nell’eventualità di un successo. Più complesso è il tema della clausola. Ma tenete presente che, se fosse stata sottoscritta ma non depositata, in Italia non sarebbe esercitabile ma all’estero sì. La Fifa non pretende il deposito...”.