LA LETTERA DEL TIFOSO: "La trasferta della vita" di Fabrizio

LA LETTERA DEL TIFOSO: "La trasferta della vita" di FabrizioMilanNews.it
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venerdì 24 aprile 2020, 22:15La lettera del tifoso
di Redazione MilanNews
fonte scrivi a laletteradeltifoso@milannews.it

Maggio 1989, avevo 23 anni ed ero tifoso rossonero dalla nascita grazie a mio padre e a Gianni Rivera, nonostante fossi nato e residente a Genova.

Non ricordo quando ma io e il mio amico Marcello decidemmo di passare la notte ai botteghini di San Siro per assicurarci il biglietto per la finale di Coppa dei Campioni al Camp Nou di Barcellona contro la Steaua Bucarest. 

Vivevo con la piena consapevolezza di vincere senza alcun problema perché eravamo il Milan del trio olandese, una macchina da guerra perfetta ed imbattibile. 

Passammo la notte a fare amicizia con molti tifosi sconosciuti ma uniti dalla fede per il diavolo rossonero. 

Tornammo a Genova al mattino provati dalla notte insonne ma strafelici per l'imminente trasferta.

Il mio amico partì per Barcellona il weekend che precedeva la finale poiché, assieme ad un altro amico, decise di fermarsi una settimana a Looret de Mar; io li avrei raggiunti la vigilia della partita da solo, in treno.

Presi il treno in preda ad un'incredibile euforia, senza sapere di fatto dove stessi andando perché non avevo mai messo piede fuori dall'Italia fino a quel giorno. 

Arrivai a destinazione e, com'era prevedibile, non riuscii ad incontrare i miei amici, la stazione ferroviaria era immensa rispetto a quella di Genova ed io mi ritrovai solo, in una città sconosciuta, in un posto dove non capivo, se non per qualche parola, nemmeno la lingua.

Ma io avevo il Milan dentro e alla sera andai allo stadio, dove trovai 80000 tifosi milanisti in un tripudio di colori rossoneri e di canti fragorosi. 

Fischio d'inizio ed è apoteosi.....Marco e Ruud, con l'aiuto di tutti gli altri campioni, ci regalano la coppa.

Notte folle sulla Rambla a festeggiare con gente mai vista, compresi numerosissimi tifosi del Barca che, dopo il 5 a 0 rifilato al Real (ovviamente ero presente) in semifinale, tifavano per noi. 

Rientrai a Genova devastato dalla stanchezza ma con una gioia infinita nel cuore che replicai l'anno successivo al Prater di Vienna....la firma però fu del terzo olandese del trio delle meraviglie, Frank Rijkaard. 

Forza Milan, arriveranno nuovamente i tempi migliori.

Fabrizio 

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