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Onofri: "Bonucci-Romagnoli? Ero sorpreso di vederli in difficoltà. E quegli abbracci della squadra con Gattuso..."

ESCLUSIVA MN - Onofri: "Bonucci-Romagnoli? Ero sorpreso di vederli in difficoltà. E quegli abbracci della squadra con Gattuso..."
martedì 6 marzo 2018, 17:01ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it ha contattato Claudio Onofri. Con l'ex giocatore, allenatore ed attuale commentatore di Sky Sport abbiamo parlato del momento del Milan e dell'Arsenal in vista della sfida di giovedì, del rapporto tra Gattuso e la propria squadra, di Calhanoglu e della coppia Bonucci-Romagnoli.

Che sensazioni le suscita Milan-Arsenal?
"Sarà una partita molto bella. Dal punto di vista dei valori complicata, nonostante l'Arsenal non stia facendo bene in campionato e abbia una crisi di rigetto nei confronti di Arsene Wenger da molto tempo, però è ovvio che il calcio inglese oggi esprime una potenzialità complessiva che non consente di sfruttare così tanto il momento dei Gunners. Dall'altra parte, però, il Milan sta facendo delle cose straordinarie. A Udine non era ancora il Milan brillante che stiamo vedendo ora, ma immediatamente mi sono accorto del lavoro di Rino e non solo per quanto riguarda la grinta e il temperamento, ma anche per gli aspetti tecnico-tattici. Essendo molto umile, inoltre, sa perfettamente che lui non è ancora un grande allenatore e vuole imparare ad esserlo".

Che tipo di partita si attende? Un Milan attento a non subire gol, fondamentale visto la gara di andata in casa, oppure una squadra che attenderà l'Arsenal?
"Indubbiamente è fondamentale non subire gol. Però c'è anche da tener presente che il modo di vedere il calcio non lo si può cambiare di settimana in settimana. Quindi mi aspetto che il Milan giochi in maniera molto attenta in fase difensiva, cercando di trovare spazio, rubando palla anche in zone alte di campo. Insomma, il Milan che siamo stati abituati a vedere nell'ultimo periodo, che se gioca con la Sampdoria, con la Lazio o con l'Arsenal ha la stessa fisionomia. Certo, con degli atteggiamenti tattici diversi, perchè ogni avversario è diverso. Mi aspetto una crescita ulteriore dei rossoneri. Ho imparato a conoscere un po' Rino Gattuso in quel di Pisa, dove le cose non andavano tanto bene, e mi ha sempre dato l'impressione che prima o poi sarebbe arrivato in Serie A a fare l'allenatore. Con il Milan ci mette, forse, un 1% in più perchè è sempre stato il suo club".

Gli abbracci finali di Gattuso con la squadra sono semplice routine dopo la vittoria o sotto c'è dell'altro?
"Non sono routine, secondo me. Lì c'è un attaccamento alla maglia, che è prestigiosa, ma anche all'allenatore. Si vede che c'è qualcosa che capiscono che lui ha fatto scattare in loro. Gli è entrato nella testa. E' evidente che ci sia qualcosa di bello tra lui e la squadra".

Parlando di singoli, invece, è Calhanoglu il giocatore rivitalizzato maggiormente dalla cura Gattuso?
"Sì, sono d'accordo. Anche se Biglia, onestamente, credo che anche lui possa ottenere questo 'premio', perchè il Biglia che avevo visto nei primi tempi era un parente lontano di quello che avevamo apprezzato alla Lazio. Mi sembrava avesse proprio delle difficoltà a livello fisico negli spostamenti sul campo. Tornando a Calhanoglu, non poteva essere quello della prima parte di stagione, avendolo visto giocare in Germania. Spesso quando ti traferisci in una nazione diversa patisci questo cambio e noi italiani non siamo bravi ad aspettare certi giocatori. Il Milan non ha dovuto aspettare tanto Calhanoglu, perchè dall'arrivo di Gattuso, dopo essere rientrato dall'infortunio, è sembrato da subito un altro giocatore e piano piano si è elevato a ruolo di protagonista".

Un giudizio sulla coppia centrale Bonucci-Romagnoli.
"Bonucci stava facendo intravedere qualcosa già con il Benevento. Nessuno l'aveva sottolineato, perchè siamo troppo schiavi del risultato, ma personalmente l'avevo notato. Potenzialmente erano già tra le coppie centrali più forti del campionato, poi a volte le cose non accadono o accadono più tardi rispetto al previsto. Entrambi sanno usare bene i piedi nella costruzione, sia nel corto che nel lungo, sono una coppia fisicamente strutturata. Era una sorpresa vederli così tanto in difficoltà prima, più che adesso il fatto che stiano giocando bene. E' una coppia molto forte, anche loro hanno usufruito della rivitalizzazione di Gattuso, come tutti i compagni di squadra".