Mutti: “Milan favorito, ma con delle varianti. Pioli ha portato una meravigliosa gestione del gruppo"
Mister Bortolo Mutti ha risposto ai microfoni di MilanNews.it parlando dell’attualità rossonera in vista della ripresa della Serie A e di Milan-Bologna del prossimo 4 aprile
Mutti, il Milan le dà affidabilità come squadra?
“E’ l’unica, fino a questo momento, che ha saputo conciliare continuità di rendimento e risultati e consistenza della proposta di gioco. Mi piace molto”.
Si fa bene a definirla la favorita, indipendentemente dalla classifica, allo Scudetto?
“Favorita sì ma con delle varianti importanti. Avere come avversarie formazioni forti ed organizzate come Inter e Napoli non ti fa mai stare tranquillo. Sono duelli significativi che, probabilmente, arriveranno fino alla conclusione del campionato”.
Certo che avere giocatori come Ibrahimovic e Giroud può aiutare in queste fasi?
“Ci mancherebbe. La loro esperienza da qualcosa in più, è un sostegno psicologico importante e fondamentale per il resto dei compagni. In questi ultimi anni al Milan è mancata proprio questa iniezione di esperienza. Il resto l’hanno fatto la compattezza del gruppo, lo spogliatoio unito e la bravura di Stefano Pioli”.
Dovendo analizzare i vari aspetti, che cosa ha portato l’allenatore rossonero sin dal suo arrivo?
“Una meravigliosa gestione del gruppo. A questo va aggiunto il valore della società che si è dimostrata attenta, competente e brillante per certi versi. Un binomio che sta dando risultati meritati e imprevedibili qualche tempo fa”.
Sandro Tonali è l’uomo giusto per il futuro del Milan e della Nazionale italiana?
“Penso proprio di sì. Ha avuto una crescita pazzesca, sta dimostrando qualità e personalità in un ruolo tutt’altro che facile. La cosa che mi colpisce di lui è il saper abbinare intelligenza tattica e fisicità. Non è da tutti una cosa del genere”.
Il fatto che Milan e Inter possano lasciare San Siro come lo giudica?
“Mi dispiacerebbe moltissimo. Potrebbero anche pentirsene. Le luci a San Siro non sono solo quelle della canzone, parliamo di un monumento di Milano e dell’Italia intera. Un luogo sacro per gli amanti del pallone e non solo. Certo, l’evoluzione dei tempi porta a guardare tutto in chiave futuristica ma qualora dovesse verificarsi effettivamente mi dispiacerà e non poco”.
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