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De Vecchi: "Cutrone sempre con il muso quando non segnava da piccolo. Gigio? Come lui ne nasce uno ogni 50 anni"

ESCLUSIVA MN - De Vecchi: "Cutrone sempre con il muso quando non segnava da piccolo. Gigio? Come lui ne nasce uno ogni 50 anni"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 16 febbraio 2018, 17:30ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

Patrick Cutrone ormai non è più una sorpresa per nessuno. Chi lo conosceva, e bene, già prima della sua esplosione in questa stagione è Walter De Vecchi, che lo ha allenato per 3 anni ai tempi dei Giovanissimi. Per parlare del numero 63, ma anche di Gigio Donnarumma, la redazione di MilanNews.it ha contattato l'ex mediano del Milan e attuale responsabile della tecnica individuale di reparto di tutte le categorie agonistiche del settore giovanile rossonero.

Lei che ha visto crescere Cutrone dai 12 ai 14 anni è sorpreso dall'exploit che il giovane attaccante rossonero sta avendo in questa stagione sia in Serie A che in Europa?
"E' sempre stato una macchina da gol sin da piccolo. Aveva questo sacro fuoco dentro di sè che lo animava. La sua abilità è stata quella di farsi trovare pronto e di elevare il livello del gioco in base alle richieste. Non era facile preventivare tutto questo. Però, alla luce di tutto quanto sta succedendo, devo dire che la sua grande competitività, lo spirito di emulazione e la sua voglia di arrivare gli consente di superare qualsiasi ostacolo. Sta migliorando sempre di più nello smarcarsi e farsi trovare pronto nell'area di rigore. L'area di rigore è sempre stata casa sua e oggi lo è ancora di più".

Si dice che Patrick si arrabbi anche quando non segni in allenamento. Era così già da piccolo?
"Sì, sempre. Se non segnava in allenamento o perdeva la partitella andava a casa con il muso. E' sempre stato così, ed è la sua vera forza. Non si sente mai arrivato, ha continuato a lavorare per migliorare. Non è che era così quando era piccolo, è stato un continuo ed incredibile miglioramento in tutte le categorie. Merito, anche, di tutti gli allenatori che ha avuto nel suo percorso".

Gattuso, però, vuole che Cutrone cresca anche dal punto di vista della protezione del pallone e degli appoggi ai compagni.
"Gattuso ha le proprie motivazioni e sta contribuendo a questa crescita vertiginosa di Patrick con le continue richieste - giuste, per altro - e sta affinando quelle che erano le sue potenzialità. Le potenzialità da rapace le ha sempre avute, adesso le sta affinando sempre di più e mettendo a frutto in maniera incredibile. Un conto è fare gol nel settore giovanile, un conto in Serie A. Gattuso ha anche il merito di saperlo gestire al meglio, poi lui è bravo a farsi trovare pronto quando chiamato in causa. Quando gioca fa gol, è dura pensare di lasciarlo fuori ora, ma verranno altri tempi. Ha solo 20 anni e si tratta di un prospetto bellissimo. Per noi del settore giovanile è una grande soddisfazione".

Dopo la scorsa stagione pazzesca Donnarumma sta avendo qualche incertezza in più quest'anno. E' fisiologico nel percorso di crescita di un 18enne?
"Se si parla di Donnarumma si sta parlando di qualcosa di fuori dall'ordinario. Di Donnarumma ne nasce uno ogni 50 anni, per costituzione fisica, per età, per qualità tecniche e per mille altri motivi. Sarà l'erede di Buffon per i prossimi 20 anni. Le difficoltà di crescita fanno parte del percorso di questi ragazzi. Questi ragazzi devono pensare a migliorarsi, ad applicarsi, a seguire le indicazioni dei loro mister. Credo, comunque, che siano sulla strada giusta per diventare delle certezze non solo del Milan, ma anche del calcio internazionale".