Milan, scatto Tare come DS: incontro. Vota Antonio. Cominciata la ricerca di un esterno d’attacco. Sartori invece…

C’è grande attesa per la nomina del nuovo direttore sportivo del Milan. E’ il primo passaggio per la ripartenza della prossima stagione, quando arriverà un nuovo allenatore e si metterà mano alla rosa per modificare tanti difetti. Sfumato il nome di Fabio Paratici nonostante un accordo verbale raggiunto tra le parti, il candidato principale ad oggi resta Igli Tare, l’unico senza vincoli con alti club e per questo è atteso un contatto ufficiale tra Giorgio Furlani e l’ex dirigente della Lazio. Nelle prossime ore andrà in scena un colloquio tra le parti che potrebbe portare alla fumata bianca.
Tony D’Amico resta un’alternativa valida, ma bisognerebbe convincere prima l’Atalanta a lasciarlo partire in quanto il dirigente della squadra bergamasca è legato da un contratto fino al 2027. Stesso discorso per Giovanni Sartori, uno dei migliori DS in Italia, colui che ha lasciato il segno al Chievo e all’Atalanta, e ora lo sta facendo pure al Bologna. Per lui servirebbe uno sforzo notevole, perchè ad oggi il club felsineo non ha intenzione di lasciarlo partire, ma sarebbe giusto ripartire da uomini di calcio e gente esperta.
Dunque Tare resta la soluzione più semplice, perché libero da vincoli contrattuali e potrebbe firmare in poche ore. Ma dopo l’arrivo del DS bisogna fare sul serio per l’allenatore e il nome che caldeggiamo da settimane è quello di Antonio Conte. Anche i tifosi rossoneri, non tutti ovviamente, preferirebbero il tecnico pugliese alla guida del Milan. In seconda battuta un ritorno di Max Allegri, anche lui allenatore esperto e pragmatico. No alle scommesse.
Il Milan sta cercando un esterno d’attacco per la prossima stagione. I primi movimenti sono cominciati da qualche giorno. La domanda è lecita, ma senza allenatore e Ds come fa il Milan a muoversi già sul mercato? Chiaramente ci sono alcune posizioni che andranno rinforzare a prescindere, ma soprattutto si vuole arrivare all’estate già con un ventaglio di nomi disponibili su cui lavorare. Inoltre il Milan ha messo in vendita Chukwueze dopo due anni di anonimato. E’ lui uno dei cedibili sul mercato dopo che a gennaio aveva quasi fatto le valigie per passare al Fulham. L’affare era sfumato per questione di tempo, ma nei tre mesi estivi ci sarà tutto il tempo per trovare una soluzione. Il nigeriano era arrivato a luglio 2023 con l’intenzione d’imporsi con la maglia rossonera e fare la differenza dopo una lunga trattativa col Villarreal, ma tranne in rari casi in cui è stato protagonista di buone giocate, ha sempre vissuto nell’ombra di Pulisic.
Il pensiero di molti milanisti si riflette nella dichiarazione di Matteo Gabbia dopo la vittoria per 4-0 in casa dell’Udinese. "Il valore della rosa non rispecchia la posizione in cui siamo, ma le colpe sono nostre e non di altri. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità”. Proprio così, c’è enorme rammarico per una rosa che avrebbe dovuto lottare per le prime tre posizioni, invece si ritrova al nono posto in classifica a sei partite al termine del campionato. Il Milan ha pagato a caro prezzo la scelta dei due allenatori, sottovalutando l’importanza di un tecnico di livello. Errore che non andrà commesso in vista della prossima annata, dove è fondamentale capire che bisognerà ripartire da un allenatore esperto, e non una scommessa. Ci sono ancora 18 punti a disposizione prima della fine del campionato, per sperare in un miracolo servirebbe vincerle tutte.

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