Il gol di Leao e le polemiche: è ora di smetterla. Comolli? Non servono altre rivoluzioni. Zirkzee più di tutti

Il gol di Leao e le polemiche: è ora di smetterla. Comolli? Non servono altre rivoluzioni. Zirkzee più di tuttiMilanNews.it
lunedì 8 aprile 2024, 10:50Editoriale
di Pietro Mazzara

La bella vittoria di sabato contro il Lecce ha visto il Milan segnare con un giocatore dei pugliesi a terra. E qui si sono aperte, di nuovo, le solite polemiche sul fatto che il gioco non sia stato interrotto né dai calciatori milanisti né dalla squadra arbitrale. Il Milan ha fatto BENISSIMO a continuare a giocare e ad andare in porta con Leao, anche perché Almqvist, poco dopo, si è rialzato senza problemi. Il contatto con Theo Hernandez è stato fortuito e giudicato come non punibile dagli arbitri così come la sua entità non ha indotto il direttore di gara a sospendere il gioco. La reazione dei giocatori del Lecce contro quelli del Milan, Pioli e i panchinari è stata a dir poco fuori luogo. È ora di finirla con tutte queste sceneggiate e di pensare a giocare di più. Ha fatto bene Massimi ad andare avanti. 

Ora il focus assoluto è sulla partita di giovedì sera contro la Roma, nell’andata dei quarti di finale di Europa League. Un focus che la squadra ha messo sull’intera competizione e la sensazione è che il Milan stia davvero bene a livello di fiato e di idee in campo. I giallorossi, oggi, sono una squadra che gioca a calcio, con Daniele De Rossi che ha rivitalizzato un gruppo-giocatori depresso calcisticamente dalle idee di Mourinho. Vietato pensare che possa esserci un remake del 3-1 di gennaio, perché ci sono 180 minuti (almeno) da giocare e un ritorno all’Olimpico che sarà sicuramente caldo. Ma il Milan ha nella sua batteria offensiva le armi e la condizione fisica per poter essere pericoloso e puntare al passaggio del turno. Il ritorno di Loftus-Cheek sarà importante, ma la svolta di Chukwueze sarà un qualcosa sulla quale Pioli potrà fare affidamento anche a partita in corso. 

In settimana ha tenuto banco il tema legato alla figura di Damien Comolli, in uscita dal Tolosa. Nel week end non si sono registrate novità e c’è la sensazione che l’uomo appassionato dei dati si stia più auto sponsorizzando rispetto al fatto che possa essere una figura utile. Il Milan, lo ribadisco, non ha bisogno dell’ennesima rivoluzione nella stanza dei bottoni. Perché per vincere serve stabilità anche lì e l’arrivo di Ibrahimovic ha colmato quella figura “di campo” che in origine mancava. Comolli farebbe fatica a lavorare in team, perché è uno che vuole tutto il potere decisionale nelle sue mani e questo, il Milan, non può permetterselo. 

Anche perché i rossoneri stanno lavorando forte sul profilo di Joshua Zirkzee del Bologna. i contatti tra i club vanno avanti da settimane e l’aggiornamento è che si sta parlando di cifre, valutazione di Saelemaekers e altri aspetti legati alla contrattazione. Zirkzee, più di Sesko, Gyokeres e degli altri nomi emersi, rappresenta il profilo sul quale il Milan è ben disposto a fare l’investimento importante per l’attacco.