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Ricominciamo da dove ci siamo interrotti

di Davide Bin

Finita l'ultima sosta del 2011 per gli impegni delle nazionali, ora si va dritti fino a Natale senza più fermate: otto partite in un mese, sei di campionato due di Champions e i rossoneri dovranno essere bravi a riprendere il discorso da dove lo avevano interrotto due settimane fa, visto che hanno realizzato un bel filotto di cinque vittorie consecutive e sarebbe importante tenerlo aperto centrando la sesta (che manca dal 2005), dal momento che la classifica si sta delineando e bisogna rimanere agganciati al gruppetto di testa che sta cercando di scavare un solco con il resto della concorrenza. Nel 2011 Allegri è stato abilissimo a sfruttare le soste quando c'era bisogno di invertire una tendenza negativa: è successo a ottobre, quando il Milan, reduce dalla brutta figura di Torino e, più in generale, da un avvio di stagione mediocre si è riscattato con le già citate cinque vittorie consecutive ed è successo a fine marzo, quando i rossoneri, sconfitti in modo inquietante a Palermo, prepararono nel migliore dei modi il decisivo derby del 2 aprile, vincendolo nettamente e volando verso lo scudetto. Ora Allegri deve essere altrettanto abile a gestire la situazione nel segno della continuità, perchè saremmo felicissimi di ritrovare anche dopo la sosta il Milan vincente e spettacolare che segna almeno tre reti a partita; oltretutto ora il mister ha addirittura problemi di abbondanza nella rosa, perchè in infermeria restano solo i lungodegenti Flamini e Cassano, visto che anche Gattuso è rientrato in gruppo e sembra che finalmente i suoi problemi alla vista si stiano risolvendo, anche se, ovviamente, è ancora presto per parlare di un suo ritorno in campo in partite ufficiali (che potrebbe avvenire a gennaio). Ciò consente di programmare un discreto turn-over in un periodo pieno di impegni, con la difesa al completo (anche Nesta e Mexes a disposizione anche se il francese non è stato convocato), un centrocampo con tante alternative e possibilità di scelta anche in attacco, con il rientro di Pato dopo l'ennesimo problema muscolare. Il Milan è atteso dall'insidiosa trasferta di Firenze, contro una squadra ostica che ha un nuovo allenatore (Delio Rossi) che ha sempre creato problemi al Milan e vorrà ricominciare nel migliore dei modi; negli ultimi anni, però, i rossoneri hanno una tradizione favorevole al Franchi (quattro vittorie consecutive) e il calendario ha fatto una bella sorpresa proprio a Pato, che può rientrare su un campo che gli porta fortuna, visto che ha segnato molto a Firenze da quando è in Italia. Difficile che il Papero parta titolare dopo una lunga assenza di due mesi, ma ormai sappiamo che per Allegri sono fondamentali anche i giocatori che inizialmente siedono in panchina e per Pato, giocatore di qualità che può fare la differenza anche a partita in corso, sarebbe importantissimo un rientro con gol, per riprendere fiducia ed entusiasmo e tornare a sentirsi importante dopo il lungo stop per infortunio. Allegri deve anche valutare le condizioni di chi ha giocato con le nazionali (ad esempio Van Bommel) e ciò potrebbe influire sulle scelte di formazione, anche perchè siamo alla vigilia della prestigiosa e stellare sfida di Champions League contro il Barcellona che, però, non deve distrarre troppo, visto che paradossalmente è molto più importante la partita di Firenze: il Milan è già qualificato agli ottavi di Champions e la sfida contro i campioni d'Europa vale "solo" per il primo posto del girone, mentre a Firenze sono in palio punti importanti per una squadra che non ha ancora raggiunto la vetta della classifica, dopo un avvio ad handicap e vuole farlo al più presto, possibilmente prima di Natale. Ecco perchè Allegri deve essere bravo a tenere alta la concentrazione dei suoi ragazzi, evitando che si pensi ad una sfida sicuramente più prestigiosa ma dal valore minore in questo frangente della stagione, visto che l'obiettivo qualificazione è stato già raggiunto a Minsk; solo alle 22:30 di sabato ci si può permettere di pensare al Barcellona, prima bisogna concentrarsi solo sulla Fiorentina e Allegri ha già cominciato il sottile lavoro psicologico dicendo, coma fa quasi sempre alla vigilia di ogni partita, che quella contro i viola è la partita più importante fra quelle che attendono il Milan in questa fase finale del 2011 (ma vedrete che settimana prossima dirà la stessa cosa parlando di Milan-Chievo...). Nonostante l'abbondanza non ci sono grandi dubbi sulla formazione: come trequartista Seedorf dovrebbe spuntarla su Emanuelson; a centrocampo dovrebbero giocare Ambrosini, Aquilani e Nocerino; il terzino sinistro dovrebbe essere Antonini, con  Zambrotta non convocato e risparmiato per il Barcellona; in attacco dovrebbe essere Robinho ad affiancare Ibrahimovic, con lo svedese particolarmente motivato dal fatto di essere ad un solo gol da quota 100 in serie A e che torna sul campo dove nella scorsa stagione rimediò un'espulsione per offese al guardalinee; a proposito di offese all'assistente dell'arbitro, ovviamente mancherà Boateng, che deve scontare la seconda e ultima giornata di squalifica proprio per qualche parola di troppo detta al guardalinee a Roma e questa sarà sicuramente un'assenza importante e penalizzante, anche se molto spesso questo Milan ha dimostrato di saper fare a meno di chiunque, a patto che le assenze non siano numerose come ad inizio stagione. Allegri e i suoi ragazzi vogliono ripartire di slancio dopo la sosta, anche perchè la prima partita dopo la pausa è sempre molto importante per riprendere il ritmo; la vetta della classifica è lì ad un passo (o forse due, perchè la Juventus deve recuperare una partita) e non ci si può permettere passi falsi proprio ora dopo un'esaltante rimonta, quindi avanti tutta Milan e ricominciamo da dove ci siamo interrotti, ovvero da gol a valanga, vittorie in serie e tanti punti, per far capire a tutti che i rossoneri fanno sul serio e vogliono rispettare i pronostici di chi li vede ancora favoriti per lo scudetto, nonostante l'agguerrita concorrenza.      


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