Primo trofeo, Pippo può finalmente sorridere
Il Milan vince per la quarta volta il Trofeo TIM (non accadeva dal 2008), ma trattandosi di un torneo estivo, per di più triangolare con partite di 45 minuti, non è certo una di quelle vittorie da ricordare in eterno; le soddisfazioni, quindi, non arrivano tanto dai risultati, anche se ovviamente è sempre meglio vincere giocando bene che perdere giocando male, quanto dal fatto di aver visto una squadra finalmente competitiva e in grado di svolgere egregiamente sia la fase di non possesso palla che quella di costruzione del gioco, soprattutto con ottime e pericolose ripartenze, sia sulle fasce che centralmente. E' stata la serata di Pippo Inzaghi, che conquista il suo primo trofeo, seppur amichevole, alla guida della prima squadra del Milan e lo fa con un copione che nemmeno un grande sceneggiatore avrebbe potuto immaginare, ovvero battendo nella prima sfida il suo ex allenatore nell'ultima stagione da calciatore, quel Massimiliano Allegri con il quale non ha certo avuto un buon rapporto, visto che non sono mancate ruggini, tensioni e screzi. Insomma è arrivata la prima rivincita, anche se quella più attesa potrebbe giungere fra un mesetto circa, quando a San Siro ci sarà la ben più importante sfida di campionato, ma Milan-Juventus è sempre molto sentita, anche se si tratta di una mini-amichevole e, inoltre, il Milan aveva bisogno di un'iniezione di fiducia ed entusiasmo e le vittorie di questa serata finalmente soddisfacente possono solo far bene al morale in vista dell'imminente esordio in campionato.
Ricapitolando, il Milan ha battuto la Juventus con un gol di Honda ispirato da un bel traversone basso di De Sciglio dalla sinistra e poi ha replicato contro il Sassuolo padrone di casa, vincendo con le reti di Menez (su rigore generoso) e di El Shaarawy, imbeccato da una bella verticalizzazione di Honda. Nei nomi dei marcatori e uomini assist stanno molti dei motivi di soddisfazione per Inzaghi, perchè Honda è stato eletto miglior giocatore del torneo e sembra finalmente ritrovato, così come il Faraone, nuovamente in gol e sempre più pimpante; buone anche le prestazioni di Menez e di De Sciglio, impiegato sia a sinistra che a destra, ma praticamente tutti hanno giocato in modo positivo. La difesa è stata attenta e concentrata e ha concluso imbattuta entrambe le sfide; il centrocampo ha saputo coprire bene in fase di non possesso palla e costruire gioco quando c'era da ripartire; l'attacco è finalmente stato incisivo, anche perchè buoni palloni sono arrivati sia dalle fasce che dalle verticalizzazioni centrali. Senza più Balotelli, Inzaghi, con un solo centravanti a disposizione, ha provato anche la soluzione del "falso nueve" e pure questa soluzione ha funzionato, consentendo in futuro di avere più alternative nel gioco d'attacco anche nel caso in cui venissero a mancare le punte centrali, anche se, ovviamente, tutti auspicano che il Milan non debba affrontare un intero campionato con un solo centravanti in rosa e la società è consapevole di questa lacuna in rosa e sta cercando di accontentare l'allenatore.
La sensazione è che Inzaghi stia costruendo una squadra che giochi come se al centro dell'area ci fosse ancora lui: sia contro la Juventus che contro il Sassuolo, abbiamo visto buone azioni sulle fasce con tanti palloni messi al centro dell'area (così è arrivato il gol vincente contro la Juve), ma anche lanci centrali in direzione delle punte, magari non sempre precisi ma che lasciano supporre quale sia l'idea di gioco di Inzaghi, che sa benissimo che per segnare tanto e vincere bisogna rifornire il più possibile chi si trova nel cuore dell'area di rigore. Finalmente abbiamo visto un Milan cresciuto nel gioco e nello spirito, capace di essere compatto, ordinato, concentrato e sicuro in ogni fase del gioco: la Juventus ha provato a mantenere il possesso di palla e il dominio territoriale, ma i ragazzi di Inzaghi non hanno mai sofferto particolarmente e sono stati capaci di pungere spesso e volentieri dalle parti di Storari, sia prima che dopo il gol decisivo, legittimando una vittoria che dà morale, perchè ottenuta contro il pluricampioni d'Italia. Nella partita contro il Sassuolo, poi, un Milan sempre più consapevole dei propri mezzi ha sostanzialmente dominato e controllato a suo piacimento il gioco e tutto ciò fa ben sperare in vista dell'inizio del campionato.
Ovviamente ora non bisogna trasformare il pessimismo cosmico delle scorse settimane in entusiasmo eccessivo; stiamo pur sempre parlando di calcio d'agosto e una vittoria in un triangolare estivo lascia il tempo che trova, ma abbiamo finalmente visto un buon Milan e ciò può alimentare un discreto ottimismo, come ha detto lo stesso Inzaghi facendo notare che giocando così la squadra riporterà la gente a San Siro e questa sarebbe davvero la vittoria più bella per Inzaghi e i suoi ragazzi, cioè riuscire a ridare carica ed entusiasmo al popolo rossonero sfinito da tante delusioni della scorsa stagione. Se vogliamo essere un po' cattivelli, diciamo che l'unica eventuale conseguenza negativa di una serata finalmente positiva, potrebbe essere che queste vittorie alimentino nella dirigenza la tentazione di esclamare l'ormai tristemente nota frase "Siamo a posto così!", evitando di rinforzare negli ultimi giorni di mercato una squadra che, invece, ha ancora un urgente bisogno di innesti; serve un centravanti, un attaccante esterno, magari un centrocampista e bisogna fare presto, perchè fra una settimana è già campionato. Inzaghi ha dimostrato nella serata più prestigiosa del pre-campionato di aver saputo svolgere un buon lavoro che sta dando frutti e proprio per questo merita di essere aiutato completando la rosa da mettergli a disposizione; nel frattempo sorridiamo insieme a lui per questo primo trofeo stagionale conquistato, pronti a cominciare la stagione ufficiale con ritrovata serenità ed entusiasmo, anche se servono conferme fin da domenica prossima, in partite ben più importanti di semplici amichevoli estive.