Milan tradito dalla difesa
Inzaghi è stato un grandissimo attaccante e ora che siede sulla panchina vorrebbe costruire una squadra che giochi un calcio propositivo e offensivo, ma da uomo esperto di calcio sa benissimo che i successi di una squadra nascono prima di tutto da una grande difesa e l'amichevole di Valencia l'ha confermato; il Milan è uscito sconfitto dal Mestalla proprio perchè la sua difesa ha commesso grossolani errori in occasione dei due gol subiti e ciò ha rovinato una prestazione che ha permesso di non sfigurare al cospetto della rivale spagnola e ha reso inutile il bel gol su punizione di Honda, che a sprazzi sta cominciando a far vedere le sue doti. Viene da chiedersi perchè un giocatore come Zapata, che ha disputato un Mondiale splendido e privo di sbavature, appena indossata nuovamente la maglia del suo club torni a rendersi protagonista di svarioni incredibili, sintomo di deconcentrazione o perchè un portiere spacciato come uno dei migliori al mondo debutti in maglia rossonera con incertezze e responsabilità soprattutto sul secondo gol subito, quello che ha decretato la sconfitta. Per il resto si può dire che il Milan abbia giocato una gara più che dignitosa, con un attacco vivace ma ancora poco incisivo e un centrocampo in cui il sempre più positivo Cristante si sta imponendo come playmaker e reale alternativa al lungodegente capitan Montolivo, ben supportato dal sempre dinamico Poli e un po' meno dal nervoso Muntari. Purtroppo, però, è arrivata la quarta sconfitta consecutiva contro avversarie europee, sequenza interrotta solo dalla vittoria contro i messicani del Chivas e la cosa mette un po' di preoccupazione, perchè il Milan, seppur escluso dalle coppe, rimane pur sempre una squadra europea ed è sempre uscita sconfitta dalle sfide disputate fino a ora contro le squadre del vecchio continente, siano esse inglesi, spagnole ma anche greche.
E' un Milan ancora incompleto quello che si presenta al cospetto del Valencia per il Trofeo Naranja, che la squadra spagnola conquista per l'ottava volta consecutiva in un Mestalla praticamente esaurito; questo Milan non può permettersi di regalare ai rivali gente come Balotelli, Rami (rimasto a Milano per le minacce ricevute dai suoi ex tifosi), De Sciglio, De Jong ma anche Saponara e, ovviamente, capitan Montolivo, ma la squadra interpreta bene l'avvio di gara, reagisce dopo il primo svantaggio, trova il pareggio e torna sotto prima della fine del primo tempo, chiudendo in attacco con una ghiotta occasione capitata a El Shaarawy. Nella ripresa la difesa continua a ballare ad ogni affondo del Valencia, ma i rossoneri creano qualche pericolo, anche se la girandola dei cambi modifica le formazioni e la stanchezza toglie lucidità all'assalto finale del Milan, che ci prova ma non trova il pareggio. Inzaghi prova a rincuorare la truppa e il popolo rossonero dicendo giustamente che si tratta solo di amichevoli in cui il risultato non conta e va valutata solo la prestazione, ma le sconfitte cominciano a essere tante e ciò rischia di compromettere il morale a sole due settimane dall'avvio del campionato. Ormai l'esordio ufficiale contro la Lazio è sempre più vicino e il 31 agosto non si potrà più sbagliare: serviranno massima attenzione e concentrazione, anche e soprattutto in difesa e anche queste doti andrebbero allenate e perfezionate in allenamento e nelle amichevoli, mentre al Mestalla si sono visti errori grossolani e dovuti alla scarsa concentrazione e anche questi sono aspetti che contribuiscono a far preoccupare, in attesa di vedere il Milan finalmente al completo e, magari, rinforzato con qualche nuovo innesto; anche la fine del mercato è vicina, ma le buone notizie scarseggiano, nonostante ora non ci siano più alibi (il bilancio si è alleggerito degli onerosi contratti di Kakà e Robinho e sembrava fosse proprio questa la condizione per poter finalmente operare sul mercato e rinforzare la squadra) e il popolo rossonero sia in attesa di veder mantenute le promesse fatte nelle scorse settimane. Il Milan continua a collezionare sconfitte e ciò non è da Milan, anche se si tratta di semplici amichevoli; serve una svolta sotto tutti i punti di vista e speriamo che i tanti campanelli di allarme risuonati in queste settimane estive servano a risvegliare l'antico orgoglio di una dirigenza pigra e indolente e di una squadra che deve tornare al più presto a fare il Milan!