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Lavori in corso ma è già un buon Milan

di Davide Bin

Sicuramente nessuno si dispererà per non aver raggiunto la finale dell'Audi Cup, anche se la sfida ai campioni d'Europa del Barcellona sarebbe stata suggestiva e intrigante, seppur solo amichevole. Nella partita contro il Bayern Monaco il Milan ha perso ai rigori, ma ciò che più conta è che nei novanta minuti ha pareggiato nonostante si trovasse di fronte una squadra molto più avanti nella preparazione e in procinto di iniziare la stagione ufficiale, mentre i rossoneri erano alla prima vera amichevole dopo la "sgambata" contro la Solbiatese. Come sempre in questi casi, non bisogna guardare molto al risultato, ma considerare la prestazione, valutare ciò che di buono si è visto e annotare i difetti che ancora ci sono e sui quali bisogna lavorare: il Milan ha sofferto molto soprattutto nella seconda metà del primo tempo, ma non si è mai disunito, ha cercato di rimanere ordinato e ha mostrato un Ibrahimovic in grande spolvero e un Abbiati strepitoso, che si è meritato la palma di migliore in campo con molti interventi decisivi che hanno salvato il risultato. Pronti via e i rossoneri hanno sorpreso i bavaresi, portandosi in vantaggio grazie ad una prodezza di Ibra che ha ricevuto un lancio in profondità, ha sorpreso la sbilanciata difesa tedesca e ha insaccato alle spalle di Neuer con un preciso diagonale rasoterra sul palo lontano, spegnendo momentaneamente l'entusiasmo dei tifosi del Bayern che hanno, come sempre, gremito l'Allianz Arena; poi lo svedese si è ricordato di essere decisivo non solo con i gol ma anche con gli assist e ha liberato Cassano solo davanti al portiere, ma Fantantonio non si è dimostrato altrettanto lucido e implacabile davanti alla porta e ha fallito il raddoppio. La produzione offensiva del Milan si è esaurita qui e dal quarto d'ora in poi si è vista una sola squadra in campo: il Bayern ha sfruttato la migliore condizione fisica e la maggiore brillantezza per schiacciare i rossoneri nella loro metà campo, ma la difesa del Milan si è dimostrata solida nonostante l'assenza di Thiago Silva (entrato solo a ripresa inoltrata) e ha ceduto solo nel finale del primo tempo, quando la velenosa conclusione di Kroos è risultata imparabile per l'ottimo Abbiati. Messa spesso sotto pressione, la miglior retroguardia dello scorso campionato ha vacillato ma non è crollata e tutto il Milan ha dimostrato di voler giocare alla pari con una delle squadre più forti e prestigiose d'Europa e per di più in condizioni fisiche migliori. Il copione non è cambiato molto nella ripresa, nonostante le tante sostituzioni: Bayern più pimpante, Milan in sofferenza ma più abile nel possesso palla che ha piano piano spento l'aggressività dei tedeschi. Si è arrivati, così, alla lotteria dei rigori e, come spesso accade in queste situazioni quando non c'è ansia e la posta in palio non è altissima, tutti sono stati abilissimi a realizzare dal dischetto, a parte il giovane Paloschi, il cui errore ha spedito in finale i padroni di casa, dirottando i rossoneri alla finalina per il terzo posto contro l'Internacional di Porto Alegre. Comunque non gettiamo la croce addosso al povero Paloschi: si tratta solo di calcio d'agosto che lascia il tempo che trova e saranno altre le occasioni in cui si dovrà essere implacabali e precisi davanti al portiere e, magari, dal dischetto. Per ora accontentiamoci di questa prestazione sufficiente e soddisfacente, soprattutto in considerazione del differente livello di preparazione e lasciamo lavorare sereni e tranquilli i ragazzi; la prima vera sfida che conta è quella del 6 agosto e il campionato è ancora lontano; per questo i lavori sono ancora in corso ed è più che normale che ci siano sbavature e difetti; sarebbe strano il contrario, perchè ora non è il momento di essere brillanti ma bisogna mettere benzina nelle gambe per una stagione lunga e difficile e per tentare di tornare su questo stesso campo il 19 maggio, quando in palio ci sarà davvero qualcosa d'importante e non solo un effimero trofeo estivo.    


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