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A "casa Cassano" il Milan perde due volte

di Davide Bin

Se è vero che vincere il Trofeo TIM non porta molta fortuna per il prosieguo della stagione, possiamo dire che il Milan si è tolto il pensiero fin dalla prima sfida contro la Juventus e ha lasciato ad altri l'eventuale possibilità di sfatare la tradizione negativa; in fondo il trofeo intitolato ad una compagnia telefonica non poteva che finire nelle mani dei "re delle intercettazioni telefoniche" ai tempi di Calciopoli e i rossoneri puntano a vincere coppe ben più importanti, come hanno già dimostrato in questa stagione un paio di settimane fa, aggiudicandosi la Supercoppa italiana a Pechino. Battute da derby a parte, si può accettare serenamente il verdetto negativo della serata di Bari, perchè il Milan è sì uscito sconfitto in entrambe le sfide di quarantacinque minuti contro avversari storici come Juventus e Inter, ma era rimaneggiatissimo per le assenze, schierava molti giovani e lo dimostra il fatto che ha chiuso il miniderby con un attacco composto da Ganz, Kingsley Boateng e Sampirisi, giovani molto promettenti ma Pato, Robinho e Ibra (tutti assenti questa sera) sono un'altra cosa. Doveva essere la serata di Cassano, nella sua Bari che come sempre lo ha accolto con affetto ed entusiasmo e, in effetti, Fantantonio ha divertito e si è divertito, segnando un bel gol contro la Juventus, disimpegnandosi in modo positivo come centravanti e unico superstite dell'attacco stellare rossonero e dimostrando di essere sulla strada giusta per riuscire a ritagliarsi uno spazio importante nel Milan, perchè questo Cassano motivato e in forma può davvero far comodo. Allegri ha avuto altre indicazioni, sia positive che negative, dal Trofeo TIM e si è dichiarato soddisfatto di ciò che ha fatto la squadra (risultati a parte, ovviamente), perchè i giovani hanno mostrato le loro qualità e gli altri hanno messo minuti nelle gambe e hanno proseguito la marcia di avvicinamento all'inizio vero e proprio della stagione e alle partite che contano davvero. Perdere non fa mai piacere, soprattutto contro questi avversari, ma se proprio deve succedere, meglio nel Trofeo TIM che più avanti e, come già detto, è meglio avere in bacheca la Supercoppa italiana (soprattutto se vinta in un derby) che questa coppetta "amichevole".

Grande entusiasmo a Bari per il classico torneo estivo che mette di fronte le tre grandi del calcio italiano; lo stadio San Nicola è pieno e non c'è la tensione che solitamente caratterizza le vere sfide fra Milan, Juventus e Inter, perchè è ancora calcio di agosto, si tratta di amichevoli e il vero obiettivo delle tre squadre è rifinire la preparazione e provare schemi e soluzioni in vista dell'imminente inizio del campionato. Il Milan, purtroppo, si presenta a questo appuntamento quasi completamente "spuntato", visto che alle assenze di Pato e Robinho ancora in vacanza e a quelle dei convalescenti Inzaghi, El Shaarawy (e Seedorf), si è aggiunta anche quella di Ibra, uscito con una caviglia malconcia dalla partita di Malmoe e a rischio anche per la prima giornata di campionato a Cagliari. L'unico attaccante disponibile è Cassano e, così, la grande abbondanza nel reparto avanzato si trasforma in piena emergenza e costringe Allegri ad affidarsi ai giovani, compresi i figli d'arte Comi e Ganz. La prima partita contro la Juve inizia a ritmi bassi, ma i rossoneri sono bravi e mettere in difficoltà gli avversari con improvvise accelerazioni e ripartenze centrali e proprio da una di queste nasce il gol di Cassano, che scatta in profondità, protegge il pallone, entra in area e lo piazza alle spalle di Storari. Il Milan potrebbe anche raddoppiare e chiudere la sfida, Boateng (quello "vero", non il giovane Kingsley) sfiora il raddoppio, i rossoneri giocano meglio, ma poi la papera di Roma su un tiro senza troppe pretese di Vidal permette ai bianconeri di tornare in partita e cambia l'inerzia della sfida. Ora è la Juve a giocare meglio e a sfiorare la vittoria, con una doppia occasione dello stesso Vidal (parata miracolosa di Roma che si riscatta e traversa) e una punizione di Vucinic e il colpo del K.O. arriva proprio alla fine, con un colpo di testa di Matri, lasciato liberissimo in area di rigore. Cattive notizia dalla difesa, quindi, che nella scorsa stagione è stata un baluardo insuperabile, ma anche questo reparto era rimaneggiato rispetto al solito, quindi Allegri non deve preoccuparsi.

Perso ormai aritmeticamente il trofeo già dopo la prima partita, il Milan affronta il secondo derby stagionale, di soli quarantacinque minuti e infinitamente meno importante di quello del 6 agosto; formazione molto rimaneggiata anche in questo caso, con difesa sperimentale (Oddo centrale) e i giovani Fossati e Boateng a dare una mano in avanti a Cassano; c'è anche Emanuelson che qualcuno indica come il vero Mister X dell'estate rossonera se il Milan non farà altre operazioni di mercato, perchè la sua estate è stata fin quì positiva e anche lui, come Cassano, potrebbe trovare quello spazio negatogli nella scorsa stagione; la sua prestazione, però, rappresenta un passo indietro rispetto ai progressi della prime esibizioni di questa stagione ed inizia con un'occasione sprecata dopo un bell'assist di Cassano. Ma il vero gol "divorato" è quello di Kingsley Boateng, raggiunto da un preciso cross di Abate e solo davanti a Castellazzi, ma il suo colpo di testa è troppo centrale e il portiere nerazzurro può fare bella figura. Dopo un bell'inizio il Milan si spegne, l'Inter alza il baricentro, migliora il rendimento, spaventa i rossoneri con una punizione di Milito che centra la traversa e segna il gol vittoria con lo stesso Milito, che sfugge ai centrali rossoneri e batte Amelia. Allegri toglie anche Cassano, inserisce il giovane Ganz, che in alcune astuzie e movenze ricorda molto il padre (che vinse lo scudetto del 1999 con la maglia del Milan), ma i rossoneri diventano pressochè inoffensivi in avanti e non riescono a riequilibrare il risultato. Il Milan chiude così senza punti e con due sconfitte, ma è calcio d'agosto e va bene così; il Trofeo TIM è dell'Inter, ma finì così anche un anno fa e poi sapete tutti cos'è successo dopo... 


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