Viaggio nei Milan Club - Fermata Kosovo (foto)
"Ci facciamo i kilometri, superiamo gli ostacoli con il diavolo in fondo al cuore". Questo è il coro più cantato dai tifosi rossoneri residenti in Kosovo, la prossima fermata del nostro viaggio attraverso i Milan Club di tutto il mondo. Da Race in Slovenia, dove abbiamo avuto modo di intervistare uno dei soci fondatori del Milan Club Slovenia, ci spostiamo di 1000 kilometri e ci dirigiamo a Pristina, la capitale del Kosovo. La storia di questo paese è costellata di conflitti interni e sangunosi, la dittatura comunista, la crisi economica e un presente ancora incerto con l'indipendeza dalla Serbia otttenuta solo nel 2008. In questo contesto un gruppo di tifosi milanisti ha deciso, nonostante i chilometri di distanza e i tanti ostacoli da superare, di fondare il Milan Club Kosovo. Abbiamo avuto modo di intervistare uno dei sei soci fondatori nonche capo organizzatore dei viaggi in Italia Artan Ajeti.
Artan quali sono i problemi più grossi da superare per venire in Italia? "L'ostacolo più grosso da superare è sicuramente la questione del visto che non sempre ci viene rilasciato dall'ambasciata italiana a Pristina. Ma l'amore per il Milan e più grande di qualsiasi difficoltà. I ragazzi pagano i biglietti, l'hotel e l'aereo prima di sapere se avranno modo di seguire la partita a S.Siro".
Come è nata l'idea di fondare il Milan Club Kosovo? "Cullavamo l'idea di fondare questo Milan Club da tempo e insieme ad altre cinque persone che sono: il presidente Kushtrim Alijaj, il vice Erman Belegu e i tre consiglieri Luan Morina, Durim Hasaj ed Armend Mulaku abbiamo dato la possibilità a tanti milanisti di riunirsi tutti insieme".
Dove seguite le partite del Milan? "Le partite del Milan le seguiamo sempre al Cosmo Caffè il nostro covo ufficiale che si trova proprio a Pristina. Ogni partita contiamo alemeno una trentina di tifosi ma le partite importanti come il derby o quelle di Champions riusciamo ad arrivare anche a 250 persone, tutte li per spingere il Milan alla vittoria".
Sono tanti i tifosi milanisti in Kosovo? "Tantissimi direi. Nel nostro primo anno di attività abbiamo già raggiunto la quota dei 200 iscritti e ce ne sono tante anche per l'anno prossimo. Posso dire con certezza che il nostro è il Milan Club più amato del Kosovo".
Avete mai incontrato i giocatori del Milan? "Ci sono soci del Milan Club che hanno avuto l'onore di incontrato dei giocatori. Io personalmente ho incontrato il grande capitano Franco Baresi, durante il Milan Junior Camp in Kosovo nel 2009. Ma stiamo preparando una grande sorpresa per tutti i nostri soci per il post derby del 4 Maggio".
Il Milan riuscirà a raggiungere l'Europa Leaugue? "Secondo me si. Il calendario è sicuramente più agevole delle nostre outsiders e l'idea di lasciare l' Inter fuori dalle coppe europee è molto più allettante dell' idea di partecipare all' Europa League. Non vediamo l'ora che arrivi il derby per poter sostenere il Milan a S. Siro e battere finalmente i cugini. Speriamo anche di ritornare quanto prima ai vertici del calcio mondiale e tornare a calcare i palcoscenici che meritiamo".
Il campionato italiano ha conservato il suo appeal in Kosovo? "Il calcio italiano nonostante tutto resta il più seguito in Kosovo. Il Milan è una delle squadre più amate anche rispetto a Juventus, Inter e Roma. La Serie A inoltre attira tanti Kosovari per questioni famigliari.Tanti nostri compatrioti durante la guerra in Kosovo sono andati in Italia e seguire il campionato italiano è un modo per sentirsi più vicino ai proprio affetti. E poi c'è scritto nel nostro destino: in quanto albanesi i colori della nostra bandiera sono il rosso e il nero e non potevamo non tifare e amare il Milan".