Viaggio nei Milan Club - Fermata Indonesia (foto)
Questa settimana il treno che accoglie a bordo milioni e milioni di diavoli scatenati in giro per il mondo si sposterà di parecchio perchè ci dirigeremo a Giacarta, la capitale dell'Indonesia. Gli 11,000 km di distanza da Milano non fanno paura ai tanti tifosi rossoneri di Milanisti Indonesia: uno dei club più attiviti e più calorosi di sempre. Sono diventati famossissimi in tutto il mondo per il loro calore che nonostante il fuso orario, i problemi burocratici, economici e personali non si spegne mai. Quando possono prendo il prima aereo disponibile e volano in direzione Milano per stare accanto alla loro squadra e far sentire da vicino tutto il loro supporto e se proprio non riescono a farlo, si sono ben attrezzati per stare tutti insieme e vedere la partita davanti alla tv. Per saperne di più abbiamo intervistato il presidente di Milanisti Indonesia Hendra Gugun che ci racconterà la realtà di questa "grande famiglia rossonera".
Da quanto tempo è attivo Milanisti Indonesia? "Milanisti Indonesia nasce il 16 marzo 2003 a Giacarta e dopo 11 anni di attività contiamo la bellezza di 13,530 iscritti divisi in 81 sezioni. Al momento siamo l'unico club dedicato al Milan in Indonesia e siamo stati riconosciuti come uno dei fan club più attivi di tutto il nostro paese".
Dove vi radunate per vedere le partite? "La nostra sede si trova a sud di Jakarta e si chiama: Hanggar Futsal Pancoran. Si tratta di una sala interna per giocare Futsal ed è un luogo molto confortevole e dove c'è tantissimo spazio che possiamo sfruttare per fare tante attività. Qui con gli altri iscritti giochiamo insieme al futsal e di notte ci riuniamo per seguire le partite del nostro amato Milan".
Come mai la passione rossonera qui a Giacarta è così sentita? "Purtroppo è una cosa che non si può descrivere con le parole. L'amore che tutti i membri di Milanisti Indonesia provano verso la nostra maglia aumenta di giorno in giorno e prescinde dalle difficoltà che siamo costretti ad incontrare. Uno di questi è quello di svegliarsi di notte e vedere le partite ma nonostante i nostri impegni lavorativi e professionali il tempo da dedicare al nostro Milan lo troviamo e lo troveremo sempre e ogni volta mi stupisco sempre di più quando vedo la nostra sede stracolma ad ogni partita della nostra squadra del cuore".
Come e dove seguire le partite? "La maggior parte delle partite le seguiamo sul maxischermo nella nostra sede ufficiale. Abbiamo anche la tv via cavo così non rischiamo di perdere nessuna partita del Milan né in campionato né in coppa. Quando e se è possibile però veniamo anche a Milano per assistere alle partite dei nostri eroi direttamente a S.Siro infatti abbiamo organizzato il TOUR SAN SIRO che da la possibilità ai nostri mebri di realizzare il loro sogno e venire nella Scala del Calcio".
Che tipo di ostacoli incontrate per venire a Milano? "Le prime difficoltà che di solito incontriamo sono di tipo finanziario perchè organizzare un viaggio a Milano tra volo, pernottamento, biglietto dello stadio e visti è davvero molto costoso. La seconda difficoltà che invece dobbiamo affrontare è quella burocratica perchè ricevere il visto dall'Unione Europea per noi indonesiani è davvero molto difficile. Ne approfitto proprio per chiedere al Milan la possibiltià di ricevere un invito ufficiale in modo da velocizzare le pratiche e avere il visto più rapidamente. Ne saremo davvero molto felici".
In Indonesia la Serie A è seguita di più rispetto ad altri campionati? "Nonostante il momento di difficoltà che sta attraversando il calcio italiano, la Serie A resta uno dei campionati a cui tutti gli indonesiani sono più affezionati. Le partite del vostro campionato venivano trasmesse dalle Tv nazionali fin dal 1990".
Qual è il ricordo più bello che hai della tua esperienza da tifoso? "Sicuramente la finale di Champions League del 2003, l'anno in cui Milanisti Indonesia è stato fondato".
Seedorf merita ancora una volta conferma il prossimo anno? "Seedorf merita decisamente un'altra chance visto che ha preso la squadra in corsa ed era scoraggiata e sfiduciata. L'anno prossimo potrà essere messo in discussione ma solo quando avremo visto il suo lavoro nell'arco di una stagione. Credo che la cosa più importante di tutte però sia il sostegno da parte di giocatori, dirigenza e dei tifosi senza quella è difficile costruire qualcosa di buono".