Urby, un orange che sbiadisce sulla trequarti
Aldilà del ruolo da trequartista, che evidentemente non gli calza a pennello, Urby Emanuelson sembra non aver ancora capito alcune caratteristiche del calcio italiano. L’olandese ha rapidità, buon tocco di palla, un sinistro utile anche sui calci piazzati, buoni movimenti nell’uno contro uno, ma sul campo tutto ciò viene tradotto con troppa leggerezza e poco incisività. Contro il Novara, l’ex Ajax prova a prendersi alcune responsabilità, puntando l’uomo e cercando di interpretare secondo le proprie possibilità il ruolo affidatogli da Allegri, ma risulta essere una freccia spuntata nell’arco rossonero, soprattutto in fase conclusiva. In un paio di occasioni, nella ripresa, ha l’opportunità di andare vicino alla marcatura ma i suoi tiri sono fiacchi e privi di pretese. L’impegno e il movimento non mancano ma le potenzialità del giocatore sembrano disperdersi, come sempre, col passare dei minuti in una posizione di campo che il tulipano non riesce a far sua anche dal punto di vista della presenza fisica e atletica. Sarebbe giunto il momento di riaffidarlo alla fascia sinistra se realmente si spera, ancora, di poter raccogliere qualche frutto più sostanzioso dall’alberello orange.