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Tassotti: "Pato ha un po' di febbre, per Seedorf è il momento di tirare il fiato"

di Emiliano Cuppone

Solito appuntamento prepartita sugli schermi di "Skysport" per Mauro Tassotti, il quale parte dalle condizioni di Pato: "Non stava benissimo, la febbre è salita all'ultimo momento ed abbiamo preferito mandarlo a casa".
Robinho chiamato ad essere titolare all'ultimo secondo: "Non credo che influisca il fatto di essere chiamato all’ultimo, sono abituati al Milan alla concorrenza e sono tutti pronti, non credo ci siano problemi, poi magari mi sbaglio".
Su Nocerino ed Aquilani da subito fondamentali: "Sono giocatori importanti, appena sono arrivati avevamo l’esigenza di inserirli subito e stanno facendo molto bene. Sono due grandi giocatori nel giro della Nazionale e credo che potranno fare molto bene con questa maglia".
Un po' d'amarcord con Panucci in studio e Costacurta che chiede al secondo di Allegri come prese l'arrivo dell'ex terzino di Genoa e Milan: "Non ero per nulla contento perché era un concorrente. A parte gli scherzi quand’è arrivato era giovanissimo, ho provato a tenergli testa, ma non ce l’ho fatta. Mi è dispiaciuto anche quand’è andato via, poteva tenere quella maglia a lungo, poi gli eventi l'hanno portato altrove".
Una battuta anche su Merkel e sulla scelta di mandarlo in Liguria: "Noi eravamo molto contenti di lui già lo scorso anno, un ragazzino del ’92 che l’anno scorso ci ha dato una grossa mano in un momento di difficoltà. Quest’anno abbiamo preferito mandarlo altrove a giocare, perché da noi avrebbe giocato magari poco, mentre così possiamo vedere di che pasta è fatto".
Infine spazio a Seedorf in panchina, nonostante le dichiarazioni dell'olandese che ha detto di non gradirla per nulla: "Nelle grandi squadre è così, c’è grande concorrenza e ci sono momenti diversi, in altri momenti non potevamo fare a meno di lui e lui ha risposto sempre presente, ma in questo periodo abbiamo abbondanza e forse era il momento di far rifiatare anche lui".


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