.

Tassotti: "Contavano i tre punti, ora serve il gioco. Io eterno secondo? Vedremo"

di Salvatore Trovato

Mister Mauro Tassotti è ovviamente soddisfatto dopo il 2-0 sul Cagliari, che ha ridato fiducia e, soprattutto, tre punti al Milan. Queste le sue parole ai microfoni di Premium Calcio: "La partita è stata difficile, per noi era non era facile giocare bene, perché venivamo da un periodo di grandi tensioni. Siamo comunque riusciti a passare in vantaggio, giocando un discreto primo tempo, poi ci siamo un po’ impauriti, trovando qualche difficoltà, ma dopo l’espulsione le cose sono diventate più semplici". Una considerazione sull’eroe della serata, Stephan El Shaarawy, autore della doppietta decisiva: "El Shaarawy è un giocatore di qualità ma deve diventare anche un giocatore di quantità. Sta lavorando molto su quella fascia. Quello che gli chiediamo lo fanno anche i grandi campioni, quindi non vedo perché non possa farlo un ragazzo così giovane. Lo sta facendo, questa sera l’ha fatto". Ancora sulla partita: "Abbiamo sbagliato un paio di volte a gestire la volta, nella ripresa abbiamo smesso di farci vedere, lasciando il gioco in mano loro. Il campo non era semplice perché aveva piovuto prima della partita e non lo abbiamo innaffiato, ma poi il vento lo ha asciugato e fraseggiare diventava difficile. Abbiamo deciso di metterci a quattro perché stavamo faticando, poi c’è stata l’espulsione di Conti e tutto è stato più facile. La lettura di qesta partita non era facile, ci hanno sorpreso spesso. Ibarbo e Pinilla entravano spesso, buttandosi in area. Insomma, non era semplice essere brillanti questa sera. Veniamo da settimane difficili ed era importante fare risultato. Poi sappiamo tutti che dobbiamo giocare meglio per vincere le partite. Abbiamo imparato a soffrire, tutti si sono sacrificati e questa è una cosa positiva". Un commento sul difficile inizio di stagione: "Iniziare il campionato con tre sconfitte su quattro ti toglie l’autostima. Abbiamo cambiato molto ed era importante iniziare bene invece è successo l’opposto". Infine, si parla del futuro di Tassotti: "Io eterno secondo? Non lo so, vediamo. Chi può dirlo. Io sto bene dove sono, sono qui da tanti anni e ci sto bene".


Altre notizie
PUBBLICITÀ