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Seedorf, serve la gamba che ora non c'è

di Matteo Chiamenti

Chi è stato allo stadio l'avrà sicuramente notato: il numero 10 del Milan aveva un altro passo rispetto al resto della squadra. Viene da chiedersi se sia stato opportuno pretendere da lui una gara ad alta intensità dopo oltre un mese di inattività. Certo, per Seedorf vale sempre l'attenuante che un campione come lui può bene valere il rischio, può sempre tirare fuori il numero che risolve la partita. Il vero problema è che da un po' di tempo a questa parte l'olandese sembra non avere la costanza di smentire sul campo gli ingenerosi fischi che spesso gli vengono riservati da chi non canosce le basi delle strategie di motivazione (trovatemi un manuale dove viene raccontato che un insulto aiuta a endere al meglio). Clarence, hai ancora tutte le carte per riprenderti gli onori della cronaca calcistica, ora sta a te giocartele. La fiducia del mister ce l'hai e si è visto eccome. Fai sì che nessuno la possa chiamare "regalo".


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