Pippo: "Oggi è magia, non mi rendo ancora conto. Non sarei mai uscito dal campo e non mi vedo con nessun'altra maglia, poi quell'sms di Ancelotti..."
Semplicemente la vibrante musica di Pippo Inzaghi a “Milan Channel”: “Galliani chiamerà già da domattina? Adesso non so cosa pensare, anche oggi è successa un’altra cosa che non si capisce, quando mi ero fatto male a Torino pensavo di non riuscire più a giocare, poi è arrivata la giornata di oggi con la 300esima partita davanti ai miei tifosi e quel gol che è il mio marchio di fabbrica. Poi tutto quello che è successo… non mi rendo ancora conto, gli altri che lasciavano con me forse mi hanno salvato perché non so come avrei reagito se fossi stato da solo. L’amore dei tifosi? La mia lettera diceva proprio questo, c’è qualcosa di magico, speciale e tutto questo mi fa riflettere tantissimo, vedermi con un’altra maglia mi sembra strano, magari usato nel modo giusto potrei essere ancora utile ma adesso penso a questo giornata e alla mia famiglia, forse è bello lasciare così. Se avessi scritto la mia storia non avrei potuto scriverla meglio di così, più di questo non si può avere. Da un altro punto di vista c’è che non ho dolori e che sto bene però non so, ceramente non so cosa pensare…La coreografia è stata fantastica e vedere Pippo 9, anziché il cognome, credo dica tutto. Togliere il n°9? Non è giusto togliere la mia maglia perché l’hanno vestita anche Van Basten e Weah. Spero che chi la indosserà la porti con onore, con dignità, lottando per questi colori. Maxi Lopez sarebbe ottimo come persona e volontà. Inoltre spero che ci siano altri campioni che giochino col cuori come noi perché questi erano grandi uomini e non è così facile trovarne. Quest’anno l’ho sempre detto che questo è un bellissimo gruppo, la cosa più bella sono stati i miei compagni, ho i brividi. Ancelotti? Mi ha scritto un sms che voluto mostrare ai miei genitori e a Tassotti, il mister è fantastico e la sua frase “Non ho mai trovato un giocatore con la tua passione” mi rende orgoglioso. L’assist di Seedorf? Era giusto così, mi ha ricordato Monaco di Baviera. Ibra e Cassano sono il mio rimpianto, potrei divertirmi ancora molto con loro, sono grandi amici e Ibra lo sento 7-8 volte al giorno, ma c’è grande feeling con tutti, non sarei mai uscito da quel campo e questa maglia è troppa bella. Trovare il gol oggi? Non sono mai sceso in campo senza questa ossessione, mia mamma mi guardava ieri allenare e mi diceva che ero matto perché oggi doveva essere una passerella, ma io sapevo che dovevo entrare e segnare. Quando metti tanto cuore puoi far girare il destino dalla tua parte. Il Milan è nel mio cuore, chissà…se no è stato bellissimo”.