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Partita a due facce: Binho sprecone

di Vincenzo Compilati

Inizia bene la partita di Robinho al Dinamo Stadium di Minsk. Dopo sette minuti di gioco è geniale il colpo di tacco che libera Ibrahimovic al primo tiro in porta della gara. Il Milan cresce e il brasiliano, lanciato verso la porta difesa da Gutor, viene fermato ingiustamente dal guardalinee, il danese Sonderby( non impeccabile la sua collaborazione). Vivace Binho, ma poco preciso. Al ventesimo grande azione personale del numero settanta rossonero che lavoro un gran pallone ma si perde sul più bello e al posto di entrare in area tenta una conclusione improbabile da posizione defilata. Si fa ripagare nell'azione che porta al gol di Ibra. Grande cavalcata sulla destra e passaggio millimetrico sui piedi dello svedese che porta il Milan in vantaggio. Il folletto brasiliano cerca di emulare il suo compagno di reparto, quando al 39' scambia bene la palla con Aquilani e si lancia verso l'area avversaria. Supera Gutor in uscita ma a porta vuota stampa la palla sul legno. Tutto sommato un buon primo tempo per Robinho che ha costruito e corso tanto anche se( e non è una notizia) sottoporta si è rivelato impreciso. Grazie al lavoro di Ibra, che per tutta la prima frazione ha svariato in diverse zolle di campo, il suo partner d'attacco ha avuto grandi spazi per attaccare la difesa bielorussa, soprattutto per vie centrali. Una partita a due facce però quella dell'ex Santos e Manchester City. Se nei primi quaranticunque minuti si è visto tanto, non possiamo dire lo stesso della seconda frazione di gioco. Un guizzo, al 50' minuto, quando su invenzione di Boateng entra in area e calcia addosso a Gutor, e nulla più. Un secondo tempo incolore, si defila molto di più rispetto al primo tempo, quasi a scambiarsi i ruoli con lo svedese, e non va quasi mai al tiro. Allegri lo sostituisce a dieci minuti dalla fine con il giovane Simone Andrea Ganz, figlio d'arte dell'ex rossonero Maurizio Ganz.  Poca precisione dunque, tanti errori sotto porta, specie nell'azione di fine primo tempo. Il Milan avrebbe avuto l'occasione di chiudere con il doppio vantaggio la prima parte di gare e amministrare la seconda. Errare humanum est. Perseverare autem diabolicum...


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