Nocerino, gol e buffetti: "Mi faccio voler bene, sfrutto Ibra e mi tengo stretti gol e punti di vantaggio"
Intervistato da “Skysport”, la rivelazione stagionale Antonio Nocerino si è espresso sulla vittoria del diavolo in quel di San Siro con il Lecce, partendo dall’ormai consolidata abitudine dei compagni di prenderlo a buffetti quando rilascia le interviste: “Mi faccio voler bene mettiamola così, c’è una bella armonia, poi si vede che il gruppo è unito e si nota in campo, riusciamo a vincere perché ci divertiamo e si vede che siamo un bel gruppo, siamo contenti e ci godiamo il momento, certo che tutte le botte me le prendo io”.
Sulla paternità del gol con la deviazione del difensore: “Io me lo prendo, già a Cagliari ho detto che il gol era di Pisano, ma qui ho tirato io e c’è stata la deviazione, comunque me lo prendo questo gol”.
Sull’improtanza di Ibrahimovic nei gol del centrocampista napoletano: “Io lo sfrutto bene Ibra, quando fa i movimenti so che è talmente forte che con un colpo ti può mettere in porta, quando si allarga mi butto dentro, quando sta in mezzo gli sto vicino perché so che qualcosa crea, cerco di sfruttare le sue immense doti che riescono a far fare gol anche a me, sfrutto il fatto di averlo in squadra e va bene così”.
Sui punti di vantaggio sulla Juventus: “Sono molto importanti, noi non ci dimentichiamo gli ultimi 20 minuti di Udine, eravamo spacciati secondo tutti, poi dopo è cambiato tutto, quindi questi 4 punti ce li teniamo stretti, è ancora lunga, ma dobbiamo guardare a noi stessi, perché gli altri possono anche vincere, ma se vinciamo noi non ci possono prendere. Dobbiamo stare sereni, con i piedi per terra, giocare con umiltà e continuare così”.
Sul chiarimento fra Ibra ed Allegri: “Non lo so se c’è stato, non c’ero evidentemente”.
E giù altri buffetti: “Ha visto un altro schiaffo di Amelia – sorride ancora sulla faccenda dopo l'ennesimo schiaffetto sul collo – dopo Napoli siamo d’accordo che quando vengo qui tutti devono passare e darmi uno schiaffo, almeno facciamo ridere qualcuno che è la cosa più importante”.