Muntari, gol e cuore: scusate se è poco
Prima Nocerino, poi Emanuelson (contro l’Arsenal), ora Sulley Muntari: sarà la magia del ruolo, il fascino della posizione o soltanto pura casualità, resta il fatto che, in questa stagione, la mediana sinistra rossonera è più che mai caldissima, rigeneratrice, confortevole. Mister Allegri getta subito l’ex Inter nella mischia, ottenendo risposte decisamente positive. Il ghanese, come detto, si posiziona sulla fetta mancina del centrocampo milanista - "sfrattando" il Noce - ed è subito a suo agio: al pronti-via, infatti, il buon Muntari spaventa in tre occasioni Antonioli, due volte dalla distanza, con in mezzo una girata nel cuore dell’area di rigore, che por poco non sblocca prima il risultato. Poi, pochi minuti e un cartellino giallo (molto dubbio) dopo, ecco la zampata vincente: l’estremo difensore padrone di casa non trattiene un bolide calciato da Thiago Silva, ne approfitta proprio lui, che si fionda sul pallone mettendo dentro da zero passi. E’ il saluto del centrocampista ai suoi nuovi tifosi, la firma sul contratto, il definitivo punto di rottura con il passato. Nella ripresa, il calo c’è ma è complessivo, dopo i primi quarantacinque minuti giocati a tutta birra. Resta il grande impatto di Muntari, la prestazione, la rete, il cuore e la voglia: scusate se è poco.