Il professore sale ancora in cattedra e regala l'emozione più attesa
La partita di Seedorf (che fosse l’ultima o meno questo è ancora tutto da capire) è stata la sintesi di questi ultimi 10 anni dell’olandese, fosse quella dell’addio avrebbe riassunto perfettamente la carriera di questo campione splendido.
Due atti diametralmente opposti di una partita splendida, inizia male insieme a tutta la squadra, nella prima frazione di gioco cerca con insistenza il colpo senza trovarlo praticamente mai. Tanta accademia e poca concretezza, come spesso gli è capitato nella partite dal valore assoluto non significativo, sfiora anche il gol su un cross di Ibrahimovic al 28esimo, ma dopo lo stop perfetto il suo destro è troppo strozzato e si spegne sul fondo sfiorando il primo palo.
Cresce quando avanza il raggio della sua azione ricoprendo il ruolo di trequartista al posto dell’infortunato Boateng, ma l’intesa con Cassano non sembra essere perfetta, nonostante cerchino a ripetizione il dialogo.
Nella seconda frazione di gioco cambia il volto del Milan e cambia la partita di Seedorf che si veste da professore, e sale in cattedra per insegnare calcio. Parte più alto e spostato sulla destra, quasi a comporre un tridente con Cassano ed Ibrahimovic, da lì entra sempre nel vivo dell’azione e riesce a sfruttare la verve dello splendido Gattuso alla sua ultima uscita con questa maglia. Sfonda a ripetizione dalla destra, trova dribbling ed assist importanti che l’ottima difesa del Novara riesce a contenere.
Con l’ingresso di Inzaghi anche il professore si mette al servizio del signore del gol rossonero, lo cerca a più riprese, a volte con qualche attimo di ritardo, ma all’ottantaduesimo dal suo piede nasce il lancio che dalla trequarti regala all’intero stadio l’emozione più attesa. SuperPippo raccoglie e colpisce alla sua maniera, si prende tutto il calore di un pubblico che non attendeva altro, ringrazia l’uomo col numero 10 che gli ha regalato l’ennesima emozione della sua carriera, il degno saluto al suo pubblico ed alla sua storia in rossonero.
Clarence Seedorf sfodera l’ennesima splendida prestazione della sua carriera, reagisce ai fischi che hanno accolto qualche giocata troppo leziosa all’inizio del secondo tempo e dispensa pillole della sua classe immensa, trasformando i mugugni in ovazioni ed applausi.
Un’altra lezione di calcio del professor Seedorf, che sia l’ultima o no, un’altra occasione per ribadire tutta la sua classe e la sua grandezza, l’umiltà di un campione unico che si mette al servizio di compagni e squadra per congedarsi (dalla stagione o dalla storia del diavolo) nel migliore dei modi, con una vittoria ed una festa: immortale Clarence Seedorf.