Il Ciclone Boa travolge avversari ed elogi

Croce e delizia di questo Milan, Kevin Prince Boateng continua a stupire e deludere allo stesso tempo.
Il ghanese è stato ciclone nel primo tempo con la Roma, ha travolto la mediana giallorossa con la sua impressionante forza fisica con la quale ha trascinato il Milan. Il primo gol sintetizza le qualità di questo giocatore straordinario, prende palla in mediana ed irrompe in zona centrale seminando gli avversari a sportellate, allarga intelligentemente il gioco su Aquilani e si butta in area per raccogliere un cross sul quale è  dirompente lo stacco di Zlatan Ibrahimovic.
Spazia sul tutto il fronte offensivo, lo si vede fare la prima punta e l’ala, da destra a sinistra senza sosta, viene a prendere il pallone e fa ripartire l’azione, un vero tuttofare. Ci mette corsa impegno e qualità, ci mette soprattutto quella fisicità che ne fa un maestoso protagonista del calcio moderno.
Nel secondo tempo cala insieme a tutto il Milan, cerca di aiutare la squadra rintanata che soffre il possesso palla della Roma, lotta su ogni pallone sino all’infortunio che lo costringe ad uscire dal campo. Proprio quando sembrava fosse tutto finito, con i titoli di coda che calavano su un’ottima prestazione personale, ecco che incappa nei suoi limiti caratteriali. Dice qualcosa al guardalinee a muso duro, lo indica, scuote il capo con fare minaccioso, naturalmente arriva il rosso, al quale segue una smorfia innocente e sorpresa.
Questo giocatore sa essere dirompente in tutte le sue esternazioni, un vero e proprio ciclone che investe tutto ciò che trova di fronte, se solo si limitasse agli avversari sarebbe perfetto, invece continua a spazzare via anche le certezze rossonere. Ha tanta rabbia Prince, quando la sfoga sul pallone come con il Lecce vorremmo abbracciarlo, ma deve imparare ad incanalarla in maniera positiva, troppa irruenza e un carattere ruvido finiscono per macchiarne le prestazioni, senza rendere onore al valore di questo calciatore unico nel suo genere.