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Cristante stupisce tutti: qualità e quantità per un baby-talento da coltivare

di Emiliano Cuppone

Una delle note maggiormente positive nella sfortunata sconfitta della Primavera di Dolcetti è senza dubbio Bryan Cristante.
L’italo-canadese gioca una partita splendida nel derby di semifinale, mette in campo una personalità che non ti aspetti, specie se si guarda la carta d’identità del ragazzo e si legge 1995 alla voce anno di nascita. Gioca da titolare per l’assenza di Bertoni, ma il ragazzo non fa rimpiangere il capitano rossonero, si cala perfettamente nel ruolo di mezz’ala, ci mette fisico e qualità che lo mettono in vetrina.
Non spreca un pallone Cristante, spesso la fase d’impostazione passa per i suoi piedi che appaiono sapienti come non ci si aspetterebbe da un 17enne. Gioca una partita splendida, qualità e quantità lungo tutti i 120 minuti, il ragazzo spazza il campo con aperture precise quando c’è da cambiare gioco, cerca e trova puntualmente l’appoggio corto quando si deve velocizzare l’azione, trova l’imbucata quando è più indicato verticalizzare. Si destreggia in campo con una facilità disarmante vista la giovane età, gioca con serenità e precisione, non sbaglia un colpo, e sfiora anche il gol con un tiro potente dal limite dell’area che sibila non troppo lontano dal palo.
Il ragazzo promette molto bene, siamo certi che saprà diventare una delle colonne della Primavera del prossimo anno, da lui deve ripartire Dolcetti, conscio di avere a disposizione una squadra che ha stupito tutti grazie anche alla capacità di far ruotare la squadra titolare e poter puntare su uomini già pronti per fare la differenza, uno su tutti è proprio Bryan Cristante, corazziere di centrocampo con cervello e piedi da piccoletto.


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